La nuova frana spaventa Corvara

In movimento una massa di 10 mila metri cubi: un vallo proteggerà alcune case e un camping vicini


di Ezio Danieli


CORVARA. Ha dimensioni più grandi di quelle che erano sembrate in un primo tempo e fa paura la frana che si è mossa in questi giorni a 1.800 metri di quota nella zona ad ovest del grande movimento franoso caduto a fine aprile 2014 sul Crep de Sela. C'è apprensione in paese perché la nuova frana continua a muoversi e minaccia una serie di villette e il campeggio fra Corvara e Colfosco.

I primi lavori di contenimento sono stati effettuati grazie all'intervento della Protezione civile, dei Bacini montani della Provincia, della Forestale e dei vigili del fuoco. Grazie al supporto di uomini e mezzi di ditte private e sotto il coordinamento del geologo provinciale Volkmar Mair viene realizzato un vallo ad A che dovrebbe servire ad evitare guai peggiori in caso di caduta di altro materiale.

Questo nuovo cedimento del terreno ha un fronte di circa 40 metri di larghezza e 300 di lunghezza. La velocità di scivolamento a valle è di circa 1 metro all’ora. "Abbiamo rivisto un po' i calcoli - ha spiegato Mair - e si tratta di una massa di 8-10 mila metri cubi. Nelle ultime ore abbiamo registrato uno scivolamento nella zona di distacco, quella in cui abbiamo portato via l'acqua. Stiamo lavorando utilizzando il ragno. L'acqua, in quel punto, esce a una velocità di tre litri al secondo. L'acqua, a 1.700 metri di quota, è a -2 gradi. Per le 6-7 case e il campeggio per adesso non ci sono pericoli, ma avremo personale in loco almeno fino a martedì per monitorare costantemente l'andamento della situazione".

La frana sarà tenuta sotto controllo dal geologo Alfred Psenner e dall'ingegner Georg Fischnaller, entrambi dello studio Eut di Bressanone. Martedi ci sarà un incontro fra la protezione civile e le autorità comunali per fare il punto sulla situazione. "Per il momento non c'è pericolo per le abitazioni e per il campeggio - dice ancora il geologo Mair - ma restiamo tutti in allerta. La frana ha notevoli dimensioni ed è stata provocata quasi certamente dalle ingenti piogge cadute di recente oltre che dallo spostamento di alcuni enormi macigni che facevano da tappo e dal possibile scioglimento di ghiacci in quota. La zona è molto instabile e intrisa d'acqua che cerchiamo di drenare”. Per garantire la sicurezza, il sindaco Robert Rottonara ha vietato il passaggio di uomini e mezzi sotto il costone montuoso. Risulta intransitabile, di conseguenza, il camminamento pedonale fra Corvara e Colfosco, uno dei più frequentati dai turisti, visto, fra l'altro, che porta alle cascate del Pisciadù una delle mete più suggestive dell'Alta Badia.













Altre notizie

Attualità