La pistola del titolare del Kardia comprata in Belgio e modificata

Tutte le ballerine sentite da polizia e carabinieri hanno intanto confermato la tesi accidentale Il locale resta sotto sequestro anche per il misterioso secondo proiettile trovato in un muro


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Le indagini sul ferimento della ballerina romena di 27 anni con la messa in scena davanti al night club «Kardia» potrebbero riservare altri colpi di scena anche se gli inquirenti sembrano certi che Fabio Liggieri, l’ex pugile professionista ora titolare del locale notturno, abbia raccontato tutta la verità. Per il momento le ballerine che erano con lui al momento del presunto incidente con la pistola hanno confermato la tesi dell’accidentalità. Nel locale notturno (che resta per ora sotto sequestro su disposizione del Pm Axel Bisignano) i carabinieri hanno trovato un proiettile conficcato in un muro. Sarebbe stato sparato con la stessa pistola detenuta illegittimamente da Liggieri. Si tratta di una «Walther P88» che il titolare del night ha dichiarato di aver acquistato da un venditore belga. Ovviamente l’ex pugile non avrebbe potuto detenerela. C’è anche il forte sospetto che sia stata modificata. Proprio per evitare guai e denunce Liggieri ha pensato di inventarsi la storia dei colpi sparati alla ballerina ferita da un’auto in corsa davanti al night.

Un racconto che ben presto ha evidenziato profonde falle a fronte degli accertamenti tecnici degli inquirenti. Dopo un paio d’ore i carabinieri avevano già capito che l’uomo non la stava raccontando giusta: le macchie di sangue rilevate davanti al night sono risultate vecchie e nei filmati delle telecamere di sicurezza della vicina filiale della Cassa di risparmia non c’era traccia del passaggio di una Mercedes nera, indicata da Liggieri come l’auto degli sparatori. Nel pomeriggio il titolare del night è crollato è ha confessato. Entro il primo pomeriggio di oggi (48 ore dall’arresto) il pubblico ministero Axel Bisignano chiederà la convalida dall’arresto, il giudice delle indagini preliminari dovrà fissare l’udienza entro le 48 ore successive, dunque - al più tardi - entro mercoledì mattina.

Nel frattempo gli inquirenti dovranno verificare se la confessione di Liggieri possa essere considerata veritiera e definitiva. Ad insospettire c’è, come detto, il proiettile trovato conficcato in un muro del night. Liggieri ha raccontato di aver avuto un altro incidente sempre con la stessa pistola ma il minimo che si possa pensare è che l’indagato sia un uomo dalla pistola facile e che sia abituato a maneggiare l’arma (che non potrebbe detenere) con estrema disinvoltura pur tenendola carica e priva di sicura. Sul proiettile trovato nel muro carabinieri e magistratura cercheranno comunque di fare chiarezza.

Anche per questo il locale è stato posto sotto sequestro. Per il momento il titolare ha parlato di un altro incidente avvenuto un paio di mesi fa. In quella occasione, per fortuna, non ci fu alcun ferito ma Fabio Liggieri sarà nuovamente interrogato per una spiegazione dettagliata e circostanziata dell’episodio con indicazione di chi fosse presente e dei motivi che avevano indotto ad estrarre la pistola.

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