Maia Alta, via libera alla trentina di alloggi per il ceto medio

La Provincia dice sì alle variazioni del piano urbanistico Gli appartamenti verranno realizzati da due cooperative



MERANO. La giunta provinciale con la matita rossa in mano dà il via libera definitivo alle modifiche del piano urbanistico comunale che all'inizio della primavera il consiglio comunale di Merano aveva approvato tra non poche polemiche.

Pur recependo la tanto contestata variazione urbanistica dei terreni Tschomper a Maia Alta, la Provincia inquadra in un'altra categoria catastale i terreni sui quali due cooperative edilizie chiedono di costruire una trentina di alloggi per il ceto medio. La premessa è che "sussiste il fabbisogno di aree residenziali per il ceto medio", un'affermazione che però non regge il confronto quando si guarda un paio di chilometri più a valle alle spalle dell'ex pensione Arnika.

Le palazzine che attualmente sono in via di completamento avrebbero dovuto ospitare solo alloggi per il ceto medio, ma le domande, dopo l'assegnazione dei lavori si sono via via rarefatte fino a ridursi a una ventina. Risultato? Quegli appartamenti saranno per la gran parte normali alloggi Ipes concessi in affitto agli inquilini dell'istituto. Per realizzare le palazzine al posto dell'ultimo rettangolo verde lungo la via Virgilio, lo prescrive la Provincia, dovrà essere realizzato un piano di attuazione e serve un parere vincolante dell'ufficio beni archeologici.

I terreni Tschomper diventano per la Provincia zona edilizia C8 con una cubatura confermata di 1,85 metri quadri per metro quadrato e con una cubatura massima edificabile di 10.500 metri cubi senza possibilità di realizzare edilizia aggiuntiva. L'altezza massima degli edifici potrà essere di 10,5 metri con un verde minimo garantito del 40% della intera superficie. La matita rossa la giunta provinciale la usa anche per la zona residenziale C1 che il consiglio comunale ha disegnato al posto del deposito di Azienda municipalizzata in via Primo Maggio.

Per dare il via libera alla modifica prima la Provincia vuole che venga misurata la densità delle radiazioni emesse dalle antenne che si trovano a un centinaio di metri nell'area Telecom a cura del laboratorio provinciale. Solo se le misurazioni daranno risultati soddisfacenti si potrà procedere con la pianificazione dei nuovi alloggi per il ceto medio o per l'edilizia agevolata. Terzo intervento correttivo la Provincia lo effettua sul cosìddetto ensemble Pedemontana, ossia lungo l'area di via Verdi che corre lungo le pendici verso Tirolo.

Nell'edificazione aggiuntiva della zona, scrive la giunta provinciale nella propria delibera, e nella distribuzione delle cubature, deve essere posta la massima attenzione alla consistenza degli alberi, ai giardini e agli spazi verdi. Ovvero, occhio Comune alle modifiche, il verde va comunque tutelato. (rog)













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