Merano, nuova vita per la stazione ferroviaria

Seconda la relazione programmatica dovrà essere dotata di bar, ristorante, supermercato e parcheggio biciclette


di Giuseppe Rossi


MERANO. Centro di mobilità, questo sconosciuto. Se ne parla ormai da un decennio, quasi tutti i politici lo hanno inserito nei loro discorsi elettorali o meno, viene citato ogni volta che si parla di viabilità e di trasporto su rotaia. Ma nessuno ha veramente mai detto o spiegato nella pratica come dovrà diventare e quali servizi dovrà ospitare. A sollevare il velo sul futuro centro di mobilità che Comune e Provincia vogliono realizzare alla stazione centrale ci pensa, come dieci anni fa era accaduto per la circonvallazione Mebo-Passiria, il Burgraviato.

In due paginette al centro della relazione programmatica presidente Alois Kroell e segretaria Petra Weiss mettono nero su bianco la loro idea di centro della mobilità per l'ottimizzazione dell'areale della stazione di Merano. Un ingresso, per qualcuno, a piedi uniti, nella programmazione territoriale della città di Merano. La premessa per la costruzione del centro mobilità, si legge nella relazione del Burgraviato è la demolizione dell'ex dogana, del chiosco per la rivendita di giornali e del distributore adiacente. L'area degli autobus sarà divisa tra linee urbane (l'area esistente) ed extraurbane (al posto del deposito bagagli).

"Dovrebbe essere valutata – si legge ancora – la possibilità di utilizzare il piazzale Prader come stazione delle autocorriere e il conseguente spostamento del mercato".

Oggi alla stazione fermano 6 linee urbane e 15 extraurbane. Dovrà essere costruito un deposito biciclette con 500 posti coperti (ampliabili a 800), un box per 40 bici, altri 40 posti per ricarica delle bici elettriche. Una parte dei posti potrà essere costruita anche sotto terra. Alle bici infine andranno riservati 100 posti per il noleggio.

Dieci posti auto vanno riservati al car sharing altri venti alle auto elettriche. Lungo le vie di accesso alla stazione dovranno essere previsti anche dieci posti per sosta breve inferiore ai 5 minuti (kiss & ride, questa la denominazione ufficiale) e altri dieci posti vicino all'entrata della stazione saranno riservati per i taxi.

L'edificio stazione in stile liberty dovrà rispettare le prescrizioni delle belle arti ma dovrà essere radicalmente modificato al suo interno. Servirà una biglietteria con 2 posti di lavoro, un infopoint con altri 3 posti, un'area informazioni sulla mobilità (20 metri quadrati), una sala d'aspetto con 30 posti a sedere, un bar/ristorante, un chiosco da 20 metri quadri. Ma alla stazione dovrà essere previsto anche un panificio, un supermercato con orari di apertura estesi da almeno 50 metri quadrati e 50 cassette di sicurezza anche con entrata separata nell'edificio.

Obiettivo è quello di arrivare a un tempo di percorrenza tra Malles e Bolzano di 90 minuti. Il Burgraviato punta anche alla valorizzazione della stazione di Maia Bassa e infine non dimentica, cosa che invece succede troppo spesso in città, la stazione passeggeri di Sinigo, che però come priorità viene messa al terzo posto rispetto a stazione centrale e Maia Bassa.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità