BOLZANO. L’hanno aggredita, l’hanno minacciata con un coltello e poi, le hanno rubato il cellulare. Questo è quanto raccontato da una donna bolzanina agli agenti della Squadra volanti della questura, intervenuti in suo soccorso dopo che la centrale del 112 aveva inoltrato la richiesta d’aiuto a quella della Polizia di Stato. Teatro dell’inquietante episodio, avvenuto qualche giorno fa, il cortile interno di un condominio in zona Europa.

Dopo aver soccorso la poveretta, visibilmente scossa, i poliziotti si sono messi sulle tracce dei due presunti autori della rapina, uno dei quali, in passato, sarebbe stato legato sentimentalmente alla donna. Grazie alla rapidità con cui la volante è arrivata sul luogo da cui era arrivata la chiamata, qualche istante prima, e alle preziose indicazioni fornite da alcuni testimoni, la ricerca dei due uomini ha avuto ben presto esito positivo. I due bolzanini, di 57 e di 54 anni, entrambi pluripregiudicati, sono stati rintracciati, bloccati e arrestati. Il telefonino è stato recuperato e consegnato alla proprietaria. Gli agenti hanno trovato e sequestrato il coltello che i due avevano usato poco prima per minacciare e rapinare la poveretta. Dopo essere stati condotti in questura, dove sono state sbrigate tutte le pratiche necessarie, i due sono stati accompagnati nel vicino carcere di via Dante.

Nei giorni scorsi, assistiti dai loro legali, sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia al termine del quale il gip ha convalidato la custodia cautelare in carcere per i due uomini. Devono rispondere di gravi reati come rapina aggravata e porto abusivo di arma impropria. Gli investigatori della polizia, intanto, stanno ancora lavorando per ricostruire l’episodio, fare un quadro preciso del contesto in cui è avvenuto e capire bene quali siano i rapporti tra i due arrestati e la vittima della rapina.

Il precedente

L’ultima rapina con coltello compiuta in città e di cui si ha notizia, seppur in un contesto e in circostanze completamente diverse, risale al gennaio dello scorso anno, quando due giovani stranieri - un uomo una donna – si erano introdotti in un locale di via Firenze. L’irruzione, compiuta probabilmente per svuotare il registratore di cassa, era stata tanto rumorosa da far accorrere nel bar i due coniugi che lo gestiscono e che erano riusciti a bloccare i due. Per guadagnarsi la fuga, però, l’uomo aveva iniziato a lanciare bicchieri di vetro contro i due esercenti e, grazie all’aiuto della complice, che li aggrediva fisicamente, era riuscito a scappare. Pochi istanti dopo, però, il giovane era tornato sul posto, armato di coltello e, minacciando i gestori, era riuscito a far fuggire anche la compagna. La loro fuga, però, era durata poco.

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