Omissione di soccorso, indagato l’amico

Al San Maurizio, nella mattinata di oggi, verrà effettuata l’autopsia sul corpo del cadorino di 41 anni trovato morto in casa


di Alan Conti


BOLZANO. Sarà eseguita, questa mattina all’ospedale San Maurizio, l’autopsia sul corpo dell’uomo di 41 anni originario del Cadore - di cui non sono ancora state fornite le generalità - trovato morto venerdì sera (era il 24 febbraio, ndr) in un appartamento al civico 6 di via Virgilio, la strada laterale all’incrocio tra corso Libertà e via Battisti.

Da ieri risulta indagato anche l’amico che da alcuni giorni lo ospitava in casa e che ha dato l’allarme quando, rientrando dal lavoro, lo ha trovato ormai privo di vita nel letto. Il reato ipotizzato è omissione di soccorso.

Si tratta al momento di un atto dovuto, per consentire alle parti di nominare i propri periti.

La Procura infatti, per fare chiarezza sulla morte dell’uomo, all’inizio aveva deciso di affidare l’incarico di effettuare l’esame autoptico solo a Guido Mazzoleni, primario del reparto di Anatomia Patologica del San Maurizio. Ma domenica pomeriggio in ospedale sono arrivati i familiari della vittima, chiedendo di poter nominare a loro volta un perito.

«Vogliamo - hanno ripetuto più volte - la verità: vogliamo sapere come è morto nostro figlio che aveva solo 41 anni e nessun particolare problema di salute».

Di qui la decisione della Procura di bloccare tutto: ieri la nomina, alla presenza dei rispettivi avvocati, del perito indicato dalla famiglia, di quello dell’amico e di Mazzoleni per conto del pubblico ministero. I periti hanno ora sessanta giorni di tempo per presentare le relazioni.

È probabile che le risposte sulle cause del decesso arrivino, più che dall’esame di oggi, dai test istologici e soprattutto tossicologici che richiedono, ovviamente, tempi più lunghi perché vanno effettuati in laboratorio.

Questo perché secondo gli inquirenti potrebbe essere stata una dose eccessiva di stupefacenti a causare la morte del quarantenne cadorino, ospite a Bolzano per alcuni giorni di vacanza.

Anche se i familiari della vittima - sconvolti dall’improvvisa perdita - hanno escluso che facesse uso di droga. Ma gli elementi in mano agli inquirenti sarebbero di segno opposto.

Nell’appartamento di via Virgilio, dove l’amico vive in affitto da alcuni anni, gli agenti della Squadra mobile avrebbero rinvenuto una siringa; di qui il sospetto che l’uomo facesse uso di sostanze stupefacenti.

Il decesso dovrebbe essere avvenuto all'alba di venerdì. L’allarme è stato lanciato dall'amico verso le 18, al rientro a casa - ha raccontato agli agenti della Volante intervenuti per primi sul posto - dopo la conclusione del lavoro.

Ritenendo opportuno salvaguardare il teatro della tragedia da possibili inquinamenti probatori, l’appartamento è stato posto sotto sequestro nella mattinata di sabato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità