Più bus, più corse, meno attese Campagna acquisti di Sasa e Sad  

La società del Comune ha già comprato 38 mezzi; quella privata ne ha 80 nuovi in deposito L’obiettivo è dimezzare da 15 a 7 minuti il cadenzamento delle corse che arrivano dall’Oltradige



BOLZANO. Più bus per più corse. «Arriverà un maggior cadenzamento» promettono Sasa e Sad. Che per farlo hanno deciso di aumentare il parco mezzi. La prima ne ha già comprati 38. Ma, aggiunge il presidente Pagani: «Ne aspettiamo almeno un sessantina».

Sad ha invece sulla linea urbana, quella metrobus che corre lungo l'asse di penetrazione di via Druso, dieci mezzi . «Possiamo arrivare a 20», anticipa Günther Burger, a capo della ripartizione mobilità della Provincia.

A sua volta Mariano Vettori, direttore della Sad, incamera il successo aziendale di un incremento appena avvenuto: «80 nuovi autobus sono già nei depositi. E non da poco: tutti euro 6, il massimo per una flotta che punta alla modernizzazione». Quelli che corrono su via Druso non sono infatti più quelli ocra: «Ci sono solo i verdi e sono tutti appena usciti dalla fabbrica», gongola Vettori. Perché tutta questa vitalità sul tavolo del mezzo pubblico?

La ragione è che lo scenario è quello di una via Druso in cui le due corsie centrali gialle siano occupate molto più di oggi. «Ho molto insistito, soprattutto con la Provincia e quindi con l'ingegner Burger, perché l'uso dei mezzi sia nettamente più concorrenziale rispetto all'auto. Più bus significa più corse e più corse vuol dire maggiori opportunità di liberare la città dal traffico privato», spiega Caramaschi. Che intende spingere per accelerare il processo di velocizzazione, anche al di là della tempistica programmata.

E l'obiettivo? Chiaro: arrivare a poco più di 7 minuti di cadenzamento delle corse. Oggi è di 15, il che costituisce comunque un successo. «Molto è legato alla conclusione della corsia preferenziale e del nodo Pillhof», chiarisce Burger. Anche Pagani concorda: «Quando la linea metrobus sarà completa, tutto sarà più facile». Oggi lungo l'asse di via Druso operano tre corse Sasa e una metrobus. Ma la decisione di incrementare il parco mezzo sta comunque in capo alla Provincia. La quale, a sua volta, si è posta in linea di volo col municipio per affiancarlo nello sforzo di incentivazione del trasporto pubblico. «È un orizzonte strategico», ha detto Kompatscher. Operativamente questo ha significato una previsione di spesa su due fronti: la modernizzazione dei mezzi (soprattutto Sasa) e l'aumento degli stessi. Sostituzione e incremento sono due passaggi mai avvenuti in contemporanea. Ora la notizia è che stanno avvenendo.

«Abbiamo bisogno di poco meno di un centinaio di nuovi bus - puntualizza Pagani - una trentina sono arrivati. Ci hanno promesso che ne arriveranno altri 60. Ora ci contiamo».

Il cadenzamento intensificato dovrà avvenire soprattutto in via Druso. La ragione è che quest'asse è diventato la vetrina del cambiamento. E pure la finestra attraverso la quale operano le opposizioni, enfatizzando le code mattutine sulle corsie delle auto e il vuoto su quello dei bus. «Sono state scattate tra una corsa e l'altra», si giustifica il sindaco. Ma se le corse saranno intensificate quella direttrice urbana strategica diverrà l'immagine di un successo. Dieci metrobus in più da Provincia-Sad, 38 già in Sasa con la previsione del doppio entro due anni o poco più: ecco le cifre sulle quali si sta predisponendo la strategia d'impatto configurata soprattutto a fronte dei pendolari. (p.ca)













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