BOLZANO

Ponte Resia, più sicurezza: ciclabile sospesa sul fiume 

Il progetto sarà presentato a breve in giunta dall’assessore Stefano Fattor. L’assetto attuale costringe alla coabitazione ciclisti e pedoni, una situazione troppo a rischio



BOLZANO. Quello che non è (ancora) accaduto lungo l’Arginale stradale, accadrà per la ciclabile: una corsia “in aggetto” sul fiume. Significa che sporge, sospesa. Lo si è deciso per ponte Resia. Così da risolvere il problema di una ciclabile strategica, che incide soprattutto intorno al nuovo quartiere di Casanova e per la connessione con la rete che giunge dal lungo Isarco e che si trovava per un lungo tratto a coabitare con il marciapiede pedonale. La quale, d’altro canto, costringeva gli stessi ciclisti in alternativa a convivere con i tanti tir che giungono in quel tratto da e per la Zona industriale. L’area riguarda il quadrante di via Nicolò Rasmo e degli incroci sia stradali che ciclabili verso il centro e Bolzano sud.

Perché l’”aggetto” non è una novità progettuale in quel contesto? Per la ragione che una soluzione di questo tipo era stata a lungo accarezzata (e per la verità non è stata ancora esclusa) per arrivare al raddoppio dell’Arginale stradale senza percorrere la strada degli espropri sul lato degli insediamenti aziendali intorno al Twenty.

Già nella prima ipotesi disegnata ai tempi della giunta di Marcello Ferrari e poi di quella Giovanni Salghetti, una corsia sospesa lungo tutto il tratto dell’attuale Arginale avrebbe dovuto risolvere alla radice il problema dell’ intasamento della direttrice stradale causato in particolare dalle entrate a pettine fin dal suo inizio, sotto ponte Roma. Ebbene, questa soluzione venne messa da parte per via dei problemi legati alle piene del fiume ma è stata fatta riaffiorare adesso perché le soluzioni tecniche e infrastrutturali ora a disposizione potrebbero renderla più sicura. Senza problemi invece la “sospensione” della ciclabile di ponte Resia, resasi necessaria perché quel tratto costringe alla coabitazione troppi soggetti diversi in transito sullo stesso punto: pedoni, ciclisti, auto, bus, camion, strisce pedonali, inserimenti da altre ciclabili, quartieri molto antropizzati.

E induce in molte occasioni i ciclisti a prendere in esame soluzioni rischiose per attraversare ponte e incroci. Questo progetto sarà presentato a breve in giunta dall’assessore alla mobilità Stefano Fattor ed è inserito in quella vasta geografia di interventi che sta, di mese in mese, concludendo la configurazione di una sorta di circonvallazione leggera tutt’intorno ai margini della città, partendo da via Merano per giungere a nord, verso il centro. E ora questo tratto nei pressi di Casanova e delle uscite autostradali. «L’intervento dovrebbe costare, secondo le previsioni, - anticipa l’assessore - meno di 700 mila euro». Aggetto sul fiume compreso.

L’obiettivo è rendere concorrenziale e soprattutto sicuro percorrere in bici anche le periferie, lungo questo cerchio che ormai chiude quasi tutto il quadrante urbano. P.CA.

 













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