Preti pedofili, il vescovo di Bolzano in procura: "Segnalati 50 casi alla Diocesi"

Colloquio tra Karl Golser e il procuratore Guido Rispoli: molti fatti sono ormai prescritti ma si farà comunque piena luce sulle accuse



BOLZANO. Il tema degli abusi sessuali nelle istituzioni ecclesiali è stato affrontato a Bolzano in un incontro tra il procuratore capo Guido Rispoli ed il vescovo diocesano Karl Golser, dopo alcuni casi venuti alla luce di recente con il responsabile laico dei chierichetti di Bressanone arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di alcuni ragazzini.

''Nelle ultime settimane - ha detto il vescovo - sono arrivate circa cinquanta mail alla diocesi e un numero esiguo di segnalazioni mette a tema abusi sessuali su minorenni da parte di sacerdoti''.

Alcuni episodi di abusi erano stati segnalati nei mesi scorsi sulla stampa di lingua tedesca, tanto che il vescovo aveva promosso un indirizzo e-mail sul sito della Curia per raccogliere segnalazioni e prendere gli opportuni provvedimenti.

''La Diocesi - ha detto Golser - si impegna a esaminare i presunti fatti accaduti in passato ed a fare piena luce sulle accuse. Si pone dalla parte delle vittime e mediante diverse iniziative contribuisce a creare un clima di dialogo''.

''I casi segnalati - si legge in una nota della Curia - risalgono a molto tempo fa. Anche se questi casi sono caduti in prescrizione, tuttavia le vittime hanno il diritto di essere ascoltate e insieme bisogna cercare la via per rielaborare tali esperienze traumatiche''.

Nel colloquio sono state fornite informazioni ''nel caso che vi dovessero essere in futuro accuse fondate di abusi sessuali all'interno della Chiesa'', si legge nella nota. Golser ha tra l'altro auspicato una campagna di prevenzione nell'ambito della formazione dei religiosi.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità