rifugiati

Profughi, l'Austria sospende Schengen. Timori per le ripercussioni al Brennero

L'annuncio del cancelliere Faymann: "Aumenteremo i controlli alle frontiere e faremo i rimpatri"



Bolzano. L'Austria ha deciso di «annullare temporaneamente» le regole di Schengen sulla libera circolazione in Europa e «il controllo delle persone che vengono nel nostro Paese è stato rafforzato». Lo ha annunciato il cancelliere Werner Faymann in un'intervista al giornale Oesterreich, in cui afferma: «Esattamente come fa la Germania abbiamo deciso di aumentare i controlli alle frontiere e di effettuare rimpatri». Chiunque raggiungerà l'Austria «verrà controllato. Chi non ha diritto all'asilo verrà rispedito indietro». Perché «se l'Ue non lo fa, non protegge le frontiere esterne di Schengen, è l'esistenza stessa dell'accordo a decadere». Per quanto riguarda l'Alto Adige i controlli saranno intensificati al valico del Brennero e a Passo Resia. Nei giorni scorsi erano state le autorità tirolesi ad auspicare la chiusura del confine prevedendo per le prossime settimane un'ulteriore ondata di profughi.

La decisione dell'Austria arriva alla vigilia della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebra domenica. I migranti «sono una opportunità» sottolinea la Comunità di Sant'Egidio. Ma l'accoglienza di tanti stranieri è un impegno non da poco per i Paesi ospitanti. E in questi giorni fioccano i suggerimenti per affrontare il fenomeno. Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble ha lanciato l'idea di un'addizionale sulla benzina a livello europeo per coprire i crescenti costi legati ai migranti. «Dobbiamo mettere in sicurezza i confini dell'area Schengen e non possiamo fallire a causa di fondi limitati», ha dichiarato al Sueddeutsche Zeitung.













Altre notizie

Attualità