Infanzia

Ramoser: «Troppi bambini italiani nelle materne tedesche»

I dati sulle iscrizioni 2024-2025: a Bolzano sono 2513. L’assessora: «Sono 59 in più, confermato il trend che porta a preferire le scuole tedesche»


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Il trend anche per il prossimo anno scolastico è quello di sempre: le famiglie italiane continuano a preferire la scuola di lingua tedesca per i loro figli, a partire da quella dell'infanzia. Tornerò a portare la questione all'attenzione della Provincia e in particolare dell'assessore Philipp Achammer: servono soluzioni. Non è accettabile che ci siano scuole di lingua tedesca con più bambini italiani e stranieri che tedeschi. Tanto che, in particolare durante la pausa, la lingua usata è quella di Dante più che quella di Goethe». È il commento dell'assessora comunale alla scuola Johanna Ramoser dopo che ha ricevuto i dati ufficiali sulle iscrizioni alle scuole dell'infanzia per il 2024/2025.

Quanti sono gli iscritti?

A Bolzano, per l'anno 2024/2025, sono complessivamente 2.513 distribuiti in 129 sezioni: 81 di lingua italiana e 48 tedesca. Nessuna lista d'attesa.

Più o meno rispetto all'anno in corso?

Nel 2023/2024 erano 2454: significa 59 in più.

E come sono distribuiti?

30 bambini in più nella scuola italiana e 29 in quella tedesca.

Quindi sono equamente divisi.

È proprio questo problema. Dal censimento del 2011 risulta che a Bolzano il 73,8% della popolazione è di lingua italiana; 25,5% di lingua tedesca; 0,7% ladina. Significa che, se fosse rispettata almeno in parte la proporzionale, i nuovi iscritti dovrebbero essere soprattutto nella scuola italiana. Invece non è così. A conferma che le famiglie italiane e quelle straniere continuano a preferire la scuola dell'infanzia di lingua tedesca. Nella convinzione che evidentemente solo così i figli impareranno l'altra lingua. Questo però crea grossi problemi. Le insegnanti, assunte in una scuola di lingua tedesca, devono impazzire per insegnare l' "Hochdeutsch" a classi composte da bambini che spesso non sanno neppure una parola di tedesco.

Questa è una questione che ricorre periodicamente ormai da anni e per la quale proprio lei aveva sollecitato la Provincia a trovare una soluzione. A che puntiamo siamo?

C'è una delibera della Provincia che per le scuole elementari prevede che ci siano dei colloqui informativi per i genitori che vogliono iscrivere i figli nella scuola tedesca, per capire cosa comporta questa scelta e quindi sostenere anche con corsi il bambino nel percorso scolastico fatto in un'altra lingua. Se proprio non ci fosse verso di garantire un accompagnamento linguistico, è prevista la possibilità di demandare ad una commissione paritetica ad hoc la decisione sull'opportunità di frequentare una data scuola.

Ma questo è previsto solo per la scuola elementare.

Proprio per questo, chiedo alla Provincia di intervenire quanto prima e prevedere colloqui con i genitori al momento dell'iscrizione anche per le scuole dell'infanzia. Ma probabilmente non basta: bisogna istituire anche qui una commissione paritetica. 













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