Rapinata mamma con il bebé di 10 mesi 

L’aggressione ieri pomeriggio in via Alto Adige: la giovane è riuscita a mettere in fuga il magrebino che l’aveva assalita



BOLZANO. Avrebbe dovuto essere una tranquilla passeggiata in centro con il figlioletto di dieci mesi. Invece, ieri pomeriggio, una giovane mamma bolzanina ha vissuto istanti di puro terrore e solo la sua prontezza di spirito e la sua preparazione hanno impedito che la situazione potesse degenerare. Tutto è accaduto attorno alle 17, in via Alto Adige, all’altezza della Camera di Commercio, quando mamma e bimbo sono stati all’improvviso avvicinati da un giovane nordafricano che prima ha bloccato la donna, tenendola per le braccia, e poi le ha infilato le mani nelle tasche della giacca con l’evidente intenzione di derubarla.

L’azione è stata tanto repentina da cogliere di sorpresa la donna che, però, dopo qualche istante, ha reagito con fermezza - lei ha 27 anni ed un’ex atleta agonista di judo - costringendo il rapinatore a darsi alla fuga.

Ha subito chiesto aiuto e immediato è scattato l’allarme. Sul posto sono arrivate pattuglie della polizia ed è partita la ricerca del malvivente. In zona, subito informato di quanto accaduto, è arrivato anche il marito della vittima e, in sella al suo scooter, s’è affiancato alle forze dell’ordine nella caccia. Ed è stato proprio lui, pochi minuti più tardi, ad intercettare di fronte alla stazione ferroviaria un ragazzo che corrispondeva alla descrizione fatta poco prima dalla moglie.

L’uomo ha subito avvisato la polizia, tenendo il sospetto sotto controllo fino all’arrivo della Volante. Il magrebino, poi riconosciuto anche dalla vittima, è stato identificato e perquisito. Addosso, gli agenti della polizia gli hanno trovato una bomboletta di spray al peperoncino - che dopo le opportune verifiche s’è rivelata illegale per la presenza di capsaicina in quantità superiore rispetto a quello fissato per legge - e un coltellino. È stato quindi condotto in questura, denunciato e rilasciato.

L’episodio di ieri, avvenuto in pieno giorno e tra le tante persone che in quel momento si trovavano in via Alto Adige, conferma - semmai ce ne fosse bisogno - la situazione di degrado e anarchia in cui da tempo versa la zona compresa tra via Perathoner e via Alto Adige. «Mi chiedo – ha commentato il marito della donna aggredita – come possa essere accaduta una cosa simile in pieno centro, a Bolzano. Penso a cosa sarebbe potuto succedere a mia moglie, che peraltro ha dimostrato di sapersi difendere, ma soprattutto a mio figlio, che ha solo dieci mesi e che avrebbe potuto rimanere ferito. Mi vengono i brividi al solo pensiero. È incredibile. È inaccettabile».













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