Riciclaggio, Alex Mair patteggia

L'ex discesista propone una condanna a 23 mesi



 BOLZANO. Il reato più pesante, associazione a delinquere, è caduto e a questo punto l'ex discesista azzurro Alex Mair, tornato in libertà quattro anni fa dopo un periodo di detenzione per traffici di droga, ha chiesto di poter patteggiare una condanna entro i due anni di reclusione mettendo così fine all'ultimo guaio con la giustizia ancora in piedi. Si tratta del procedimento scaturito dall'inchiesta della polizia stradale che portò l'ex sportivo in carcere nel 2009 con un blitz scattato a Colle Isarco. Ora l'avvocato Paolo Corti, suo difensore di fiducia, ha depositato un' istanza di patteggiamento ad un anno e undici mesi di reclusione. In altre parole Alex Mair (che ora ha 42 anni) non intende affrontare il processo ordinario e cerca di chiudere ogni pendenza penale direttamente in sede preliminare con gli sconti previsti. Come si ricorderà, Alex Mair rimase coinvolto in una serie di operazioni commerciali, legate all'importazione di auto di lusso, che in un paio di anni avrebbero provocato notevoli danni commerciali a diverse società di leasing. Complessivamente le persone finite sotto processo sono nove ma il vincolo associativo non ha trovato conferma nelle carte processuali. Come dire che l'indagine non è riuscita a provare l'esistenza di una vera e propria associazione a delinquere che operava secondo accordi criminosi preordinati. Caduta l'accusa di associazione, Alex Mair ha chiesto di poter patteggiare una condanna ad 1 anno e 11 mesi per riciclaggio, ricettazione e truffa. Secondo le ipotesi accusatorie alcune truffe sarebbero state organizzate mettendo in piedi ditte fantasma (di fatto inesistenti) che avrebbero preso di mira soprattutto alcune società di leasing (o avrebbero ottenuto finanziamenti in seguito non onorati). Le ditte fantasma sarebbero riuscite (tramite falsa documentazione) ad ottenere finanziamenti per l'acquisizione di veicoli di ingente valore (tra le quali anche due Lamborghini Murcielago) che poi sarebbero state «misteriosamente» rubate da alcuni degli che le avrebbero rivendute prevalentemente in Bulgaria e in Turchia. Una volta effettuato il raggiro le ditte sarebbero svanite nel nulla.  Nel corso dell'udienza preliminare di ieri ha chiesto il patteggiamento a quattro mesi di reclusione anche Luigi Mittelberger di 61 anni. Sarò il giudice Carlo Busato a rendere nota la decisione nel corso della nuova udienza fissata per stamane. (ma.be.)













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