colle isarco

Rifugiati afghani in Alto Adige: «Speriamo di poter essere utili alla società italiana»

L’arrivo questa mattina. Da loro parole di ringraziamento per l’Italia che li ha salvati da Kabul



BOLZANO. "Sono contento di essere in Italia, ringrazio le Forze armate italiane e il popolo italiano che in questi giorni, in questi tempi difficili non ci hanno lasciati.

Ci hanno portati via, sono contento di essere qui dopo un lungo viaggio di quasi due giorni. Siamo stanchi ma contenti, adesso siamo in un Paese sicuro e spero che possiamo essere utili per la società italiana e speriamo che un giorno l'Afghanistan possa diventare un Paese sicuro dove noi potremo ritornare".

Questo il commento di uno dei quasi 80 rifugiati afghani, di cui 33 donne, soprattutto collaboratori di aziende italiane e dell'ambasciata italiana a Kabul con le loro famiglie, arrivati questa mattina (21 agosto) in Alto Adige alle 6 di mattina da Roma.

I rifugiati vengono ospitati nella base logistica dell'esercito a Colle Isarco - già utilizzata per l'emergenza Covid - grazie al programma di accompagnamento attivo su tutto il territorio nazionale.

Dopo il periodo di quarantena di dieci giorni, le famiglie inizieranno un percorso di integrazione.

"In questo momento la struttura era quasi vuota e il Governo ci ha informati che sarebbe servita per questa emergenza straordinaria. Ovviamente abbiamo dichiarato la nostra disponibilità e sono arrivate queste persone che trascorreranno il loro periodo di quarantena nella struttura", ha commentato il presidente altoatesino Arno Kompatscher













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