Rischio frane a S.Genesio: funivia chiusa

Il primo pilone non è sufficientemente stabile. I geologi: «Serve un progetto urgente». Riapertura non prima di maggio


di Massimiliano Bona


BOLZANO/SAN GENESIO. La decisione è stata sofferta ma necessaria. La funivia di San Genesio, già alle prese con seri problemi di bilancio, resterà chiusa per alcuni mesi perché a rischio frane. «Ci sono diverse fratture nella roccia - sottolinea Volkmar Mair, direttore dell’ufficio geologia e prove materiali della Provincia - e alcuni grandi blocchi di porfido da monitorare. Serve un progetto urgente, che preveda anche degli ancoraggi. Le infiltrazioni d’acqua sicuramente hanno aggravato il quadro generale e la roccia, al momento, non offre sufficienti garanzie di sicurezza».

Alla riunione in Provincia ha partecipato il vicedirettore dell’ufficio geologia Claudio Carraro, che sottolinea come la situazione fosse monitorata da mesi. «Erano stati posizionati dei vetrini, che con il passare delle settimane si sono rotti. Ciò significa che la roccia si è mossa. In alcuni punti è decompressa e circola acqua».

A preoccupare, in particolare, è la parete rocciosa sotto il primo pilone, a circa duecento metri dalla stazione a valle. «Abbiamo posizionato dei fessurimetri, le cui rilevazioni - assieme allo studio effettuato dal dottor Dragà - hanno confermato che bisogna intervenire per tempo. L’impianto, pertanto, dovrà restare chiuso per alcuni mesi».

Oltre agli ancoraggi servirà anche una base in cemento armato con costi nell’ordine di almeno un centinaio di migliaia di euro. «Il progetto - continua Carraro - sarà commissionato dalla Sad, dopodiché bisognerà procedere all’intervento vero e proprio». L’obiettivo dichiarato è quello di riuscire a far funzionare nuovamente l’impianto per maggio, all’inizio della stagione primaverile. Il rischio, altrimenti, è quello di andare incontro ad un’altra stagione in rosso.

La Provincia, in una nota, ammette il problema ma non fornisce delle indicazioni temporali precise per la ripresa del servizio. «Dopo un incontro - si legge nel comunicato - svoltosi a Bolzano nell’ufficio provinciale trasporti funiviari tra i tecnici dell'ufficio, i tecnici della Sad e del servizio geologico provinciale, si è deciso di chiudere l'impianto della funivia di San Genesio per motivi di sicurezza. La decisione è dettata da uno specifico studio tecnico e dalla necessità di permettere le verifiche e gli eventuali interventi per garantire la stabilità del primo pilone e del versante interessato da possibili movimenti franosi». A preoccupare, come detto, sono anche i conti dell’impianto. Il buco annuale è di alcune centinaia di migliaia di euro, complici anche gli elevati costi fissi per il personale. Lo stop deciso ieri non fa, dunque, che rendere la situazione ancora più difficile.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità