Salgono ricoverati e terapie intensive Vaccini con il contagocce, allarme Asl 

La lotta al Covid. Previste per oggi altre 9 mila dosi Pfizer. Le scorte sono ormai esaurite, garantiti solo i richiami per una decina di giorni  Timori per la ripresa dei casi gravi. Appello di Widmann: «Rispettate le regole». Folla in città per i saldi e nelle malghe di montagna: i controlli


Francesca Gonzato


Bolzano. È terminata la tregua negli ospedali sui casi gravi di Covid-19: nelle terapie intensive i ricoverati sono saliti ieri di nuovo a 28 (più tre). I pazienti nei reparti e nelle strutture convenzionate sono arrivati a 400, con un aumento di 14 casi, attestandosi alla situazione di inizio dicembre. «Siamo al limite del tasso di occupazione del 40% dei letti nei reparti», conferma il direttore generale della Asl Florian Zerzer. Il 40% è la soglia di allerta prevista dai criteri nazionali. Mentre l’Ue prospetta una classificazione «rosso scuro» per la provincia di Bolzano, i vertici della Asl non hanno (ancora) invitato il presidente Arno Kompatscher a firmare l’ordinanza sul lockdown. Zerzer avverte: «Siamo preoccupati per l’andamento delle ultime settimane». Ci sono alcuni focolai monitorati, dai comuni alle case di riposo, ma la situazione, sintetizza Zerzer, «è una pandemia diffusa a livello provinciale». Nuovo appello dell’assessore Thomas Widmann: «Guai ad abbassare la guardia». I numeri di contagi e casi ospedalizzati corrono, mentre la campagna di vaccinazione subisce la contrazione delle forniture Pfizer, patita da tutti i Paesi europei. Una buona notizia, sale la percentuale di sanitari vaccinati. Zerzer: «Siamo al 72%».

I vaccini

«Arrivano, finalmente», così Widmann ieri ha annunciato la consegna oggi delle attese 9.360 dosi Pfizer-BioNtech, per colmare il pesante taglio della scorsa settimana. Con questi numeri la campagna vaccinale prosegue con il contagocce. «Operiamo nell’incertezza», conferma Widmann. Con le scorte esaurite, la consegna odierna di Pfizer consentirà solo i richiami per questa settimana e l’inizio della prossima. Poi si procederà sulla base delle consegne. Fino ad ora la Asl ha effettuato mille richiami, sugli oltre 20 mila previsti.

Sulle prime somministrazioni agli ultra ottantenni non ci sono ancora date fissate.

L’Alto Adige resta primo in Italia con il 100,5 per cento di dosi somministrate sulle dosi consegnate, in tutto 23.264 vaccinati: un risultato possibile sfruttando la sesta dose extra di ogni fiala, grazie alle siringhe di precisione.

Arriva Moderna

A metà settimana arriverà anche la prima piccola partita di vaccini Moderna, circa 600 dosi. La Asl intende organizzare una prima tornata di somministrazioni agli ultra ottantenni a Terlano, Nalles, Andriano e Meltina con la collaborazione dei medici di famiglia. Il piano non è stato ancora annunciato.

I medici di base

Per il debutto di Moderna nei quattro comuni citati sopra i medici di medicina generale verranno coinvolti a titolo volontario (60 euro l’ora): le vaccinazioni verranno effettuate in centri aziendali o altre strutture. Ma Luigi Rubino (segretario Fimmg) ribadisce che i medici di famiglia sono pronti a un coinvolgimento strutturale, con vaccinazioni da effettuare negli ambulatori: «Due settimane fa abbiamo scritto alla Provincia, dichiarando la nostra massima disponibilità. Quando arriveranno i vaccini AstraZeneca e, più avanti, Johnson&Johnson, più gestibili dal punto di vista della conservazione, noi medici di medicina generale potremo dare un contributo fondamentale, altrimenti i tempi non verranno rispettati». Rubino segnala: «Serve una programmazione precisa, che ancora non vediamo». Quanto agli anziani, segnala Rubino, «continuano a chiamare per sapere quando potranno esser vaccinati. Non abbiamo risposte».

La pandemia

Nel fine settimana vengono effettuati meno tamponi. I casi positivi segnalati ieri sono 200, di cui 131 con tampone Pcr e 69 con tampone antigenico. Continuano i decessi: altre 4 vittime.

Dopo qualche giorno di relativa calma, le terapie intensive tornano a vedere 28 letti occupati. Questi i dati dei reparti: 239 pazienti Covid-19 negli ospedali e 161 nelle strutture convenzionate: un aumento di 14 casi.

Regole violate e controlli

Il secondo sabato di svendite ha visto a Bolzano un pienone nei negozi e nei locali. Diverse segnalazioni al giornale di comportamenti a rischio. La polizia municipale, informa il comandante Sergio Ronchetti, ha comminato 5 sanzioni per il mancato utilizzo delle mascherine. Altre 9 persone sono state sanzionate per la violazione del coprifuoco tra le ore 22 e le 5.

La domenica di sole ha riempito baite e rifugi, che possono accogliere al massimo 4 persone al tavolo. Anche in questo caso non tutti rispettano le regole. Grande schieramento di forestali, come annunciato dall’assessore Arnold Schuler. 45 agenti hanno controllato nel fine settimana 48 strutture: una sanzione.

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