Sicurezza lavoro, due ispettori in più

Oggi in giunta l'accorpamento dei tre uffici di tutela e indagine



BOLZANO. La Provincia prosegue nella riorganizzazione degli uffici, tra accorpamenti e agenzie esterne. L'assessore Roberto Bizzo porterà oggi in giunta la delibera che prevede l'istituzione di un unico ufficio dedicato alla tutela e alla sicurezza del lavoro. Le competenze sono oggi divise in tre uffici all'interno della ripartizione Lavoro. La riorganizzazione, anticipa Bizzo, consentirà di ridurre di due unità il personale amministrativo. La ripartizione potrà così acquisire due ispettori. Un piccolo passo in un settore che da anni vive una grave carenza di personale ispettivo. Michele Buonerba (segretario Cisl) ricorda le cifre: «La norma prevede un ispettore ogni 5000 lavoratori. La Provincia ne dovrebbe avere 60, ma sono soltanto 13». La riorganizzazione prevede di accorpare l'ufficio Tutela sociale del lavoro (direttore Sieghart Flader), l'ufficio Tutela tecnica del lavoro (direttore Roberto Ghizzi) e l'ufficio Sicurezza del lavoro (Thomas Bagnato, direttore reggente). Quest'ultimo è l'ufficio che si occupa dei sopralluoghi e delle inchieste sugli infortuni. La Cisl manifesta scetticismo sull'operazione. «Temiamo che possa rivelarsi un errore inserire nel medesimo ufficio competenze tanto diverse, soprattutto quando parliamo di un settore delicato come la prevenzione e le inchieste che riguardano gli incidenti sul lavoro», sottolinea Buonerba, «Un conto è verificare se una azienda applica le norme sul diritto del lavoro, ad esempio il rispetto degli orari e il tipo di contratti applicati. Altra questione è l'attività di verifica sulle misure di sicurezza». Buonerba ne fa soprattutto una questione di vertici dell'ufficio. Bizzo anticipa che il dirigente verrà scelto attraverso un concorso aperto a tutti i dirigenti. Secondo Buonerba, «senza dare per scontato che la scelta cadrà su Flader, ci si può immaginare che ai vertici dell'ufficio accorpato siederà un dirigente con competenze più giuridiche che tecniche. In caso di controversie con le aziende ciò potrebbe creare difficoltà». Timori ingiustificati, secondo Bizzo: «Ci sarà un direttore unico, è vero, ma la riorganizzazione prevede che le tre aree attuali restino distinte, conservando la funzioni e la propria autonomia». Sempre per il filone dei movimenti nell'amministrazione, l'ufficio Gestione risorse idriche è entrato a fare parte dell'Appa. L'ufficio, diretto da Wilried Rauter, va ad aggiungersi, sottolinea una nota, agli altri servizi dell'Agenzia provinciale per l'ambiente che si occupano dell'acqua, dall'ufficio Tutela acque, al Laboratorio analisi acqua fino al Laboratorio biologico. L'assessore Michl Laimer sottolinea: «Si creano così preziose sinergie».













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