VERSO LE ELEZIONI

Spagnolli: "Voglio Bolzano più libera dalla Provincia"

Intervista al sindaco uscente: "E’ stato fatto molto lavoro per fare stare bene insieme italiani e tedeschi. Il centro commerciale è inutile, esiste già"



BOLZANO. Nei momenti topici Luigi Spagnolli rassicura chi gli sta attorno «niente panico: andrà bene, sono un tipo fortunato». A scanso di equivoci però fa due corna scaramantiche quando inizia a parlare di comunali e dell’eventuale secondo mandato da sindaco. Poi: «Siamo arrivati a fine mandato. Su certe scelte dunque ho avuto ragione io».
 Qualche bilancio di fine legislatura e qualche proposta per i prossimi cinque anni di Spagnolli, sindaco uscente e candidato. Lo sostengono al primo turno otto liste, tra centrosinistra e Svp.
 Tema convivenza e relitti fascisti: si chiude la legislatura e davanti al Monumento restano le targhe del sindaco Salghetti. In questi cinque anni non vi siete mossi da lì.
 
«Non sono d’accordo. E’ stato fatto molto lavoro per fare stare bene insieme italiani e tedeschi. Ciò ha portato alla pubblicazione di notevole materiale sulla storia della nostra terra negli ultimi cento anni. Non dobbiamo dimenticare che gli italiani, al di là delle convinzioni politiche, sono legati a certi simboli, che hanno una valenza ben diversa per la popolazione sudtirolese. Si arriverà a una soluzione attraverso la sempre crescente conoscenza dei reciproci punti di vista».
 Se venisse confermato, come affronterà questo tema?
 
«Non si può avere un timing su questo tema. Non è il progetto di una strada. Per essere chiari, non ho intenzione di imporre agli italiani di cambiare idea. E’ un processo che le persone devono maturare. C’è stato un referendum su piazza Vittoria. Va rispettato, sapendo che la storia va avanti. La nostra coalizione è l’unica che pratica realmente la convivenza».
 A costo di meritarvi l’accusa di un centrosinistra prono alla Svp.
 
«Falso. La Svp ha avuto i suoi bei problemi in questa legislatura, a partire dalla sostituzione del vicesindaco Elmar Pichler Rolle. Noi italiani sbagliamo, quando pensiamo che esista un blocco unico Svp-Provincia-tedeschi. La Svp cittadina condivide spesso le nostre posizioni verso la Svp provinciale e la Provincia. La realtà è che ci sono più Svp e più tedeschi in questa terra e gli italiani avranno più potere quando entreranno di più in questo mondo, invece di pensare in termini di “noi” e “loro”».
 E’ andata così che lei ha ottenuto l’appoggio Svp al primo turno, nonostante Durnwalder e Theiner avessero fatto capire il contrario?
 
«Sì».
 Altro punto debole, i rapporti con la Provincia.
 
«Palazzo Widmann ha uno strapotere sui Comuni, non solo su Bolzano. Dobbiamo mantenere uno stato di dialettica, quando necessario anche di conflitto, ma in sinergia con gli altri Comuni».
 Uno dei momenti più critici nella legislatura è stata la morte dell’assessore Silvano Bassetti, con le trattative per la sua sostituzione. Il Pd, il suo partito, la accusò di avere ceduto all’Udc.
 
«I conti si fanno alla fine. C’era il rischio di non arrivare alla fine della legislatura, invece siamo qui. Sono convinto di avere fatto quanto era giusto».
E’ vero che la destra tedesca le ha offerto sostegno?
 
«Ho parlato con Freiheitlichen e Südtiroler Freiheit. Escluso un appoggio diretto, credo che cercheranno di danneggiami il meno possibile».

Luigi Spagnolli pochi giorni fa ha inaugurato la sua campagna elettorale schierandosi contro la privatizzazione dell’acqua.
Servizi pubblici e tariffe. Sindaco Spagnolli, qual è la sua linea?
 
«La nostra acqua è buona, costa poco e non viene sprecata. Non c’è alcuna ragione per cambiare. Se rieletto, userò tutti i margini di intervento che abbiamo per evitare la privatizzazione. Non solo per l’acqua. I servizi devono restare pubblici».
 Con quali tariffe?
 
«Dal 2000 le nostre tariffe subiscono solo gli aumenti legati all’inflazione. E’ l’obiettivo anche dei prossimi cinque anni, sapendo che in certi servizi la legge impone che i servizi vengano gestiti attraverso le tariffe».
Problema della casa: c’è stato un faticoso accordo con la Svp sulle varianti stralcio. Pensa che basterebbe per i prossimi cinque anni?
 
«Grazie alle varianti verranno costruiti mille alloggi. Ritengo che per la prossima legislatura si possa spingere inoltre sui volumi inutilizzati, sia produttivi che residenziali. Le modifiche alla legge provinciale sull’edilizia prevedono che l’ente pubblico possa acquistare dai privati. In più va incentivata la ristrutturazione delle case, soprattutto dal punto di vista del risparmio energetico. Fa bene all’ambiente e garantisce un bonus di cubatura».
 Commercio e centro commerciale.
«Ho parlato spesso con Unione commercio e Confesercenti in questo periodo. La mia impostazione è che in zona industriale si è creato un centro commerciale diffuso, guardando ai maxi spazi di vendita sorti negli ultimi anni. Dobbiamo attirare investimenti, ma non possiamo permetterci di perdere i negozi di quartiere, indispensabili per gli anziani, che saranno sempre di più in città».
 Ma il masterplan prevede un centro commerciale.
 
«Calcolando le volumetrie edificate e quelle che arriveranno a breve in Zona, si vedrà che il centro commerciale c’è già, anche se diffuso».
 Come affronta il tema degli immigrati?
 
«Devono lavorare e sentirsi integrati in una società in cui tutti rispettano le regole».
 Viabilità e tram.
 
«Il primo obiettivo dell’amministrazione è ridurre il traffico privato. siamo già passati dal 33 al 27% di bolzanini che usano quotidianamente l’auto, è giusto scendere ancora, incrementando la rete delle piste ciclabili, e sistemando zone colorate e parcheggi a pagamento, come meccanismo di disincentivazione».
 Tram o minimetro?
 
«Non mi straccio le vesti sul dilemma. Ci sarà un bando di gara, vedremo se sarà tram o minimetro. Il punto fondamentale sono i tempi del percorso e che sia utile sia per chi quotidianamente arriva a Bolzano da fuori che per i quartieri».













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