Tar, in 30 per fare il giudice Il Pd diviso sulla nomina

Oggi incontro dei consiglieri del gruppo italiano: la loro scelta sarà vincolante Il favorito resta Zocchi, ma da Tommasini e Bizzo arriveranno indicazioni diverse



BOLZANO. Il Pd arriva diviso anche alla scelta del nuovo magistrato del Tar. Il nome dovrà provenire, a maggioranza, dai cinque consiglieri provinciali del gruppo italiano, perché il Consiglio deve votare il sostituto di Luigi Mosna. Spetterà poi a tutto il consiglio provinciale votare, ma in base alla indicazione uscita dal gruppo italiano. «La proposta del gruppo linguistico di riferimento è vincolante», ricorda il segretario generale Florian Zelger. A questa prova il Pd arriva diviso tra Christian Tommasini e Roberto Bizzo e in consiglio provinciale è partita la «campagna acquisti», con sollecitazioni a favore di uno o dell’altro candidato. La presidenza del consiglio provinciale ha diffuso ieri la lista dei trenta candidati. Una lista in netta prevalenza femminile, con 18 donne e 12 uomini. Questi i nomi: Michelangelo Antonucci, Sonya Beretta, Marco Cappello, Cristina Caravaggi, Fabrizio Cavallar, Elena Celeghin, Daniela Cinque, Giovanna Cipolla, Anna Conte in Davico, Anna Rosa Defant, Nicola De Nigro, Daniele Salghetti Drioli, Laura Fadanelli, Valeria Filippi, Maria Costanza Giatti, Bianca Maria Giudiceandrea, Stefano Giuliani, Laura Giramonti, Arturo Knering, Antonio Lampis, Domenico Laratta, Eliana Marchesini, Alessandra Merini, Elena Pasqualin, Gianlorenzo Pedron, Sarre Pirrone, Laura Polonioli, Sabine Sciarrone, Giovanna Valentini, Alberto Zocchi.

Il favorito è l’avvocato Alberto Zocchi, sostenuto dalla maggioranza del Pd, attraverso l’assessore Tommasini. Potrebbe contare, l’ex componente della Commissione dei 6 e dei 12, anche sui voti della Svp. Oggi i consiglieri del gruppo italiano si riuniranno, su invito del vicepresidente del consiglio provinciale Bizzo, e proprio da quest’ultimo potranno arrivare sorprese. Pare escluso che Bizzo sostenga Zocchi. Nei suoi colloqui sul tema, Bizzo fa capire che la sua indicazione sarà a favore di candidati che abbiamo alle spalle incarichi ottenuti attraverso concorsi, come il giudice del lavoro Eliana Marchesini, Marco Cappello (oggi direttore amministrativo della Asl e in precedenza capo dell’ufficio legale del Comune) e Sarre Pirrone (Avvocatura dello Stato). Visto che dai cinque consiglieri italiani dovrà uscire un nome indicato all’unanimità o a maggioranza, diventano fondamentali le indicazioni degli altri tre consiglieri Elena Artioli (Team A), Riccardo Dello Sbarba (Verdi) e Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore). Se Zocchi otterrà un voto in più dell’eventuale altro candidato o candidata, avrà la strada spianata, perché in aula a quel punto sul suo nome la maggioranza dei voti verrà trovata. Va ricordato che la nomina politica dei magistrati del Tar è una procedura ormai pesantemente criticata. Nella riunione di oggi Bizzo e gli altri consiglieri esamineranno le candidature e prenderanno atto dei nomi scartati perché non rispondono ai requisiti o per altre ragioni tecniche. Poi verrà organizzata una audizione in Consiglio con i candidati rimasti in lizza. Tra gli altri nomi noti, Fabrizio Cavallar (Avvocatura della Provincia), Antonio Lampis (direttore ripartizione Cultura), l’avvocato Domenico Laratta, l’avvocato Gianlorenzo Pedron (vicesindaco Bressanone) e Laura Polonioli e Bianca Maria Giudiceandrea (entrambe Avvocatura del Comune). (fr.g.)













Altre notizie

Attualità