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Tumori maschili, 370 casi l’anno in Alto Adige. Appello Lilt: «Fatevi controllare» 

Il mese della prevenzione. Donazzan: «Il tumore alla prostata e ai testicoli è il più frequente, ma non il più letale» Il dosaggio del Psa aumenta la capacità diagnostica, ma può risultare alterato da infezioni o iperplasie benigne


Valeria Frangipane


BOLZANO. Il maschio adulto non si sottopone a controlli. «Cari uomini, fatevi controllare, non delegate la vostra salute a compagne e mogli, sempre in prima fila a prenotare visite per voi».

Novembre è appena iniziato e parte forte l’appello di Lilt - Lega tumori - nel mese “azzurro” della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori maschili.

Giulio Donazzan - presidente Lilt - dice che i numeri in provincia di Bolzano sono in linea con quelli nazionali: «Ogni anno registriamo 360/370 nuovi casi. Il tumore alla prostata e ai testicoli è il più frequente nel sesso maschile, dopo quello ai polmoni, per fortuna non il più letale. I controlli restano fondamentali». Il tasso di guarigione dei pazienti con diagnosi precoce è del 90%, ma visto che la patologia non mostra sintomi specifici nella sua fase iniziale, provoca serie difficoltà di diagnosi nei soggetti che non si sottopongono a controlli periodici.

«L’età più a rischio è dopo i 50, mentre due casi su tre si registrano tra gli over 65». E basta un esame del sangue a salvare la vita. «Vero. Il dosaggio del Psa aumenta la capacità diagnostica ma può risultare alterato da infezioni o iperplasie prostatiche benigne per questo va sempre interpretato dallo specialista urologo».

Anche quest’anno Lilt aderisce a “Movember” (scritto proprio così), campagna internazionale di sensibilizzazione sui tumori maschili. Che in Italia si sta facendo conoscere anno dopo anno.

Lo stesso Ieo di Milano (Istituto europeo di Oncologia) dice che il cancro alla prostata o al testicolo è ancora oggi argomento tabù per gli uomini e la prevenzione sembra un tema che non li riguarda.

Gli alimenti da evitare.

Per Donazzan gli alimenti che andrebbero evitati, o perlomeno limitati per ridurre il rischio di sviluppare un tumore alla prostata, sono peperoncino, spezie, pepe, carne rossa, carni lavorate e insaccati, grassi saturi dei latticini e di altri prodotti animali e bevande zuccherate. Preferibile l'assunzione di cibi a basso contenuto di sodio (sale).

I 5 alimenti scudo.

Dagli esperti della Società italiana di andrologia (SIA) - dice Lilt - arrivano raccomandazioni circa la buona pratica di assumere antiossidanti nella dieta quotidiana. In particolar modo 5 di essi, che moltissimi studi hanno confermato avere uno specifico effetto benefico nel difendere l’organismo dall’insorgenza di tumori maschili. Si tratta del tè verde, ricco di epigallocatechine, sostanze antiossidanti che riducono il rischio di insorgenza di tumore della prostata del 60% - e dell’80% se assunte per due anni consecutivi.

Pomodoro: fonte di licopeni, molecole dal potere antinfiammatorio e antiossidante meglio assorbite quando gli alimenti sono cotti e la cui presenza nel sangue riduce dal 12% al 26% la possibilità di ammalarsi. Uva: contiene alte percentuali di resveratrolo, molecola capace di inibire la progressione della patologia.

Arachidi: fonti, assieme ai mirtilli, di pterostilbene, potente antiossidante dalle formidabili proprietà preventive. E poi il melograno che contiene l’acido ellagico, in grado di ridurre la tossicità della chemioterapia in pazienti affetti da cancro prostatico.

Controlli Lilt di novembre

Lilt ricorda che sono aperte le prenotazioni per i controlli di novembre grazie alla disponibilità degli specialisti del reparto di Urologia del San Maurizio diretto da Armin Pycha e dell’urologo Andrea Galantini. Le visite verranno eseguite solo su prenotazione e saranno gratuite per gli associati Lilt (possibile associarsi al momento della prenotazione). Per accedere alla visita è necessario essere in possesso dell’analisi del Psa libero e totale che potrà essere eseguito anch’esso gratuitamente e senza impegnativa presso il Laboratorio Druso dopo la prenotazione fatta tramite Lilt (collaborazione con il Gruppo Bonvicini). Prenotazioni lun – ven dalle 8.30 alle 12.30 presso la sede Lilt a Bolzano in piazza W.A. Loew Cadonna 10, o telefonando allo 0471 402000. Fino ad esaurimento posti.

 













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