Un piano per conoscere i bisogni degli over 65

La Consulta ha illustrato il lavoro svolto e gli obiettivi fissati per il futuro Tra questi la nomina di un incaricato speciale per le questioni della terza età



MERANO. Il trend demografico che fa registrare un aumento delle persone over 65 non fa eccezione a Merano. La presentazione al Consiglio comunale della Consulta anziani è diventata l’occasione per una riflessione sui presupposti per un futuro a misura di terza età e delle relative problematiche.

In risposta a una interrogazione presentata in Consiglio comunale in merito all’attività della Consulta anziani, lo scorso mercoledì ha avuto luogo la presentazione dei componenti e delle componenti dell’organo consultivo nonché la relazione sul lavoro finora svolto.

La Consulta anziani ha una funzione consultiva e mette sul tavolo problemi quotidiani che cittadine e cittadini anziani segnalano a membri della Consulta. Grazie ad un “filo diretto” recentemente attivato con l’assessore Stefan Frötscher e la direttrice dell’ufficio servizi sociali Sabine Raffeiner questi problemi vengono analizzati e risolti.

La Consulta ha però anche colto l’opportunità per sensibilizzare i rappresentanti politici e comunali in merito alle sfide che sarà necessario affrontare. A Merano, infatti, tra non molto una persona su cinque avrà più di 65 anni ed è in costante aumento il numero degli ultracentenari. Inoltre i flussi migratori comportano nuove sfide. A Merano il 40 per cento dei nuclei familiari è costituito da un’unica persona E nelle stragrande maggioranza dei casi si tratta di persone anziane.

Le idee non mancano. La Consulta anziani ha illustrato quali passi sarebbero opportuni e necessari. Sono stati elencati i principi guida di un catalogo di interventi professionali nel campo delle misure a favore della popolazione anziana. È necessario, è stato detto, mettere in atto un cambio di prospettiva: la ricerca di un posto in casa di riposo o centro per lungodegenti non deve essere la prima soluzione, bensì “va presa in considerazione solo quando tutte le altre soluzioni assistenziali e di cura sono state vagliate e scartate”.

A Merano gran parte delle soluzioni sono offerte direttamente dal Comune. Sono stati fatti degli esempi di soluzioni alternative, a partire dall’assistenza intergenerazionale di vicinato, il volontariato, i centri di assistenza diurni fino a modelli residenziali per persone anziane tarati sulle diverse esigenze individuali. Basta guardare oltreconfine per vedere come in molte città di Germania, Austria e Svizzera vi siano già molti esempi assai efficaci.

La Consulta anziani ha infine avanzato tre richieste concrete. Innanzitutto sarebbe utile uno screening generale della popolazione anziana, come quello che effettua per esempio la città di Basilea in Svizzera. Ciò consentirebbe di rilevare in generale lo stato di salute di questa fascia di cittadine e cittadini e dunque anche i bisogni di carattere assistenziale, riuscendo in tal modo a pianificare in modo più mirato e puntuale le misure da attuare.

In secondo luogo è stata richiesta la possibilità di lavorare attivamente alla stesura del Piano sociale per la città, attualmente in fase di avvio, e in particolare al capitolo sugli interventi per la terza età. In terzo luogo la Consulta ha dichiarato di ritenere utile la nomina, sul modello della figura già istituita per le persone con esigenze specifiche, di un/a incaricato speciale per le questioni della terza età.

Nel successivo spazio dedicato alle domande sono stati approfonditi e chiariti molti altri punti. In rappresentanza della Consulta anziani erano presenti, oltre all’assessore Stefan Frötscher, la vicepresidente Gabriella Job, il primario Christian Wenter e Gerhard Lipp, i quali hanno risposto ai quesiti posti. Sono state numerose le idee proposte per un ulteriore sviluppo dell’attività della Consulta anziani e dei servizi di consulenza e orientamento per terza età a Merano.













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