Val di Vizze, cavi e tralicci spariti dall’area industriale

Presentati ieri i lavori di interramento della linea ad alta tensione della Rfi Sono costati 2,4 milioni e consentono uno sviluppo più facile alle aziende locali


di Fabio De Villa


VAL DI VIZZE. Una vera e propria rinascita per l'industria della valle di Vizze, che, dopo l'interramento delle linee dell'alta tensione, può riprendere il suo sviluppo, senza più gli antiestetici e scomodi piloni dell’alta tensione.

Ieri mattina c’è stata l'inaugurazione dell'interramento della linea elettrica volante che per anni ha tagliato in due la zona artigianale, non permettendo così uno sviluppo della zona in questione. Alla manifestazione erano presenti anche il decano di Vizze, diversi esponenti della Rfi proprietaria delle linee elettriche, i sindaci di Vizze, Racines e i titolari delle sette aziende coinvolte nella zona artigianale di Vizze, nonché i collaboratori provinciali che hanno dato un valido aiuto a tutto il progetto e anche l'ex presidente della Provincia Luis Durnwalder.

A fare gli onori di casa sono stati Klaus Stocker e Mayr Josef, rispettivamente presidente e vice del consiglio di amministrazione della società “Biogas Wipptal”, che si è occupata di realizzare la linea sotterranea in collaborazione con Rfi e la “Società Infrastrutture Spa” di Messina. Un progetto che non è certo stato facile. Sono stati dei privati ad occuparsi della questione, caso più unico che raro per quanto riguarda linee di alta tensione di proprietà di Rfi.

Si tratta di 1200 metri di cavi di alta tensione che sono stati spostati sotto terra, per un costo di 2,4 milioni di euro. Di questo importo, il 75% è stato versato a fondo perduto dalla Provincia di Bolzano, mentre il resto è stato suddiviso fra le sette aziende presenti nella zona artigianale di Vizze e interessate dal passaggio delle linee.

Ed è appunto stata un’impresa costruttrice proveniente dalla Sicilia ad essersi aggiudicata l'appalto dei lavori, di certo non facili e alla fine capaci di portare un miglioramento non solo per le zone produttive interessate (che hanno fatto gruppo e sono riuscite nel loro intento), ma bensì per l'intera area e per le famiglie che vivono nelle zone limitrofe.

E indubbiamente ne ha guadagnato anche il panorama che si può godere sulla valle e che di fatto è stato liberato dalla presenza ingombrante dei tralicci e dei cavi dell’alta tensione. Adesso, la zona produttiva della valle di Vizze può così continuare a lavorare in tutta tranquillità e continuare ad espandersi senza troppi ostacoli fisici. Un esempio che qualcuno vorrebbe già che venisse seguito anche a Millan, dove sono decenni che si stanno attendendo i lavori per l'interramento dei cavi dell'alta tensione.

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