lo smantellamento

Bressanone si prepara a salutare la sua ultima cabina telefonica

Un colpo al cuore per tutti i nostalgici e gli amanti del vintage: ma erano utilizzate da meno del 2% della popolazione locale
LE TESTIMONIANZE Addio vecchi telefoni pubblici, sei cabine diventano biblioteche


Fabio De Villa


BRESSANONE. Un colpo al cuore per tutti i nostalgici e gli amanti del “vintage” che in questi giorni vedranno l'ultima cabina telefonica pubblica sparire dal territorio comunale di Bressanone.

Un vero e proprio simbolo di una tecnologia obsoleta che nei decenni ha lasciato sempre più spazio alla telefonia mobile rendendo gli apparecchi pubblici oramai in disuso facile bersaglio di atti vandalici.

A Bressanone erano oltre una quarantina le cabine telefoniche pubbliche che dagli inizi degli anni Sessanta hanno permesso a migliaia di cittadini di comunicare con amici, familiari e parenti fuori città.

L'ultima postazione presente e ancora funzionante a ridosso di Ponte Widmann e via Castellano sarà smantellata a breve come si legge sulla comunicazione affissa alla cabina stessa. Uno smantellamento già iniziato lentamente negli anni scorsi tra i vicoli e le vie del centro e che man mano si è spostato anche in periferia.

Attualmente è la la Tim a occuparsi dello smaltimento delle cabine telefoniche sul territorio italiano. L’intera lavorazione sarà completata, un po’ a sorpresa, entro la fine del 2023 nella nostra regione. Un anticipo significativo sui tempi precedentemente previsti, che evidenziavano la data conclusiva per il 2026 anche per Bressanone.

Una scelta questa, dovuta in particolare all'analisi degli ultimi anni che ha portato alla luce come meno del 2% della popolazione locale utilizzasse ancora le cabine telefoniche pubbliche nel Comune della cittadina vescovile.

È stata infatti rilevata al contempo una copertura radiomobile del 99,2% del territorio, nelle aree servite ancora oggi dal servizio di telefonia pubblica. Fortunatamente alcune delle cabine dismesse negli ultimi anni a Bressanone hanno trovato una seconda vita: qualche esemplare è finito a casa di qualche collezionista nostalgico mentre poche altre si sono trasformate in piccole biblioteche pubbliche.

Una di queste è stata installata presso il polo scolastico in lingua italiana di via Prà delle Suore dove è nato il primo progetto di “book-crossing” all'aperto. Chiunque può noleggiare un libro in qualsiasi giorno dell'anno, a qualsiasi ora ed in modo completamente gratuito scegliendo il suo libro in una cabina telefonica pubblica trasformata in libreria. Un esperimento questo, che si spera possa essere ampliato anche in altre realtà e che ha avuto inizio quasi per caso nella primavera scorsa all'interno dell'istituto professionale. Rimessa a nuovo e dotata di illuminazione dal personale della scuola brissinese, la cabina telefonica ha così potuto avere una seconda vita.













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