Funivia per la Plose, gli ambientalisti dicono sì 

La combinazione con la mini metro in centro convince Ecosociali e Dachverband «Ora favoriamo il passaggio di residenti e turisti dall’auto al trasporto pubblico»


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Al presidente del Dachverband, la Federazione protezionisti sudtirolesi, Klauspeter Dissinger piace il progetto per il collegamento città-Plose proposto dal team guidato dall’ingegner Mario Valdemarin. L’impianto con metro e funivia, senza enormi piloni e con partenza dalla stazione delle autocorriere, si inserisce bene nel paesaggio, spiega Dissinger, che lo giudica un progetto perfetto. E lo ha detto all’ingegner Valdemarin alla presentazione dell’idea vincitrice del concorso indetto dal Comune.

“Questo progetto è bello e ha un basso impatto ambientale – spiega Dissinger – L’impianto proposto rispetta tutti i criteri stabiliti all’indomani della bocciatura del referendum sulla funivia e il fatto che non parta dalla stazione ferroviaria, ma la includa come fermata, è molto interessante. Sono soddisfatto perché potremmo avere una piccola metropolitana che colleghi il centro a Millan e allo stesso tempo anche una funivia che porti in montagna. Il tutto senza sorvoli sulla città e con soli 7 edifici che in qualche modo vengono coinvolti dal passaggio della funivia. Cosa dire? - conclude Dissinger – Meno male che a suo tempo promuovemmo il referendum con il risultato di bocciare il progetto funivia con sorvolo dalla stazione ferroviaria. Oggi, grazie a quella bocciatura, possiamo ambire a un impianto veramente innovativo e con un minimo impatto sull’ambiente, che diminuirà il traffico motorizzato dalla città verso la montagna”.

Gli Ecosociali, dal canto loro, nel dirsi soddisfatti per la tappa importante nel processo decisionale per il collegamento città-montagna, chiedono ora al Comune, prima di decidere, di valutare bene alcuni aspetti e in particolare se il progetto vincente spianerà la strada ad una mobilità sostenibile e rispettosa dell’ambiente e se convincerà la popolazione.

“Bisogna porsi alcune domande – affermano i consiglieri Markus Frei, Elda Letrari ed Elisabeth Thaler - Si può diminuire il traffico motorizzato con il progetto proposto? E quanto è forte la volontà di passare al trasporto pubblico? La questione si pone per i turisti, per i brissinesi e i residenti dei dintorni che desiderano andare dalla città alla montagna e per i residenti della zona della Plose, che dalla montagna vogliono raggiungere la città. Solo se i cittadini sono attirati da un percorso attraente che porti vantaggi alle loro vite quotidiane e faccia risparmiare tempo e denaro, allora l’accettazione del nuovo collegamento città-montagna crescerà e si consoliderà. Ora, dunque, spetterà all’amministrazione comunale prendere decisioni lungimiranti. Solo così l’atteso collegamento sarà un mezzo di trasporto vantaggioso per i cittadini e gli ospiti e per l’ambiente”.

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