Criminalità

Camionista denunciato per contrabbando di carburante: il tir era rimasto coinvolto in un incidente

Nel vano di carico dell’autoarticolato sono stati rinvenuti 29 fusti in plastica, ciascuno della capacita di mille litri, pieni di prodotto petrolifero, parte del quale era fuoriuscito a causa dell'impatto avvenuto sull’A22



BOLZANO. La Guardia di Finanza ha denunciato per contrabbando l'autista di uno dei mezzi pesanti che lo scorso 11 aprile è rimasto coinvolto in un grave incidente sull'A22 in direzione sud, nel tratto tra Vipiteno e Bressanone.

Nel vano di carico dell'autoarticolato erano stati rinvenuti, infatti, 29 fusti in plastica, ciascuno della capacita di mille litri, pieni di prodotto petrolifero, parte del quale era fuoriuscito a causa dell'impatto. Un equipaggio della compagnia della Guardia di finanza di Bressanone ha verificato le modalità del trasporto, sia attraverso l'analisi dei documenti a bordo del mezzo, sia mediante il prelievo di campioni del prodotto, per l'esecuzione di analisi chimiche volte ad accertarne la natura.

Gli approfondimenti e le informazioni acquisite dal conducentehanno evidenziato come quel trasporto, partito dalla Germania e diretto, sulla base di quanto indicato nei documenti di trasporto, in Ungheria, non avrebbe dovuto interessare il territorio italiano. Il trasporto di prodotti petroliferi è, infatti, sottoposto a un regime di tracciabilità, anche mediante l'utilizzo di documenti telematici, per evitarne il contrabbando. Inoltre, le fiamme gialle hanno accertato che, nonostante sui documenti di accompagnamento fosse indicato il trasporto di "olio anticorrosivo", quello effettivamente trasportato fosse un prodotto classificabile tra i cosiddetti "designer fuels", miscele idrocarburiche formalmente rientranti tra gli oli che, tuttavia, mantengono caratteristiche, in termini di capacità di combustione, analoghe a quelle del gasolio.

Il fenomeno riscontrato dai finanzieri brissinesi si inserisce tra i variegati meccanismi di frode che si registrano nel settore dei carburanti, il cui valore ammonta, secondo le stime dell'Agenzia delle Dogane, ad oltre 2 miliardi di euro l'anno sottratti all'Erario. Il fenomeno del trasporto di prodotti petroliferi di contrabbando, per la posizione geografica dell'Alto Adige, è particolarmente rilevante sul territorio provinciale, tanto che, a titolo di esempio, dal 2017, i soli finanzieri di Bressanone hanno sequestrato oltre mezzo milione di litri di gasolio "sporco".













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