AGRICOLTURA

Colture biologiche e integrate, nuove regole di convivenza

Accordo fra i produttori per gestire la coesistenza fra colture biologiche e integrate



BOLZANO. Un accordo quadro che stabilisce le misure da adottare nelle zone agricole coltivate in modo biologico e quelle integrate. Lo hanno sottoscritto l'assessore provinciale Arnold Schuler e il consorzio dei produttori ortofrutticoli della val Venosta Vi.P, le tre associazioni di produttori biologici - Bioland Südtirol, Unione Coltivatori Alternativi e Associazione per l'agricoltura biodinamica - il centro di consulenza Beratungsring e il centro di sperimentazione Laimburg.

Obiettivo dell'accordo è quello di evitare la dispersione dei residui di fitosanitari utilizzati sulle superifici coltivate in modo integrato (uso coordinato e razionale di tutti i fattori della produzione allo scopo di ridurre al minimo il ricorso a mezzi tecnici che hanno un impatto sull'ambiente o sulla salute dei consumatori) sulle aree biologiche vicine. Il patto avrà durata iniziale di 12 mesi, ma in futuro potrà diventare pluriennale.

Oltre metà delle circa 20.000 aziende agroforestali dell'Alto Adige gestisce una superficie inferiore a 5 ettari, un quinto addirittura meno di un ettaro. L'agricoltura provinciale risulta così strutturata in modo capillare e basata su piccole aziende, a differenza di quanto accade nel contesto internazionale. In Italia le regole per la coltivazione biologica sono molto stringenti. Per ottenere la denominazione di "prodotto biologico" non basta adeguare la modalità di produzione. I prodotti e gli alimenti biologici non possono presentare residui di concimi o fitosanitari in misura superiore a 0,01 milligrammi al chilo.

Nonostante queste regole ferree la produzione di alimenti biologici in Alto Adige si sta sviluppando in modo crescente. Solo la superficie di frutta a nocciolo coltivata in modo biologico rappresenta il 10,5% della superficie totale coltivata, per un totale di 18.522 ettari. Per quanto riguarda il settore della frutta a nocciolo già in passato sono stati presi provvedimenti mirati al contrasto della dispersione di residui, di concerto con i produttori che seguono la modalità integrata. Ora l'accordo è stato esteso anche alle coltivazioni agricole.













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