gender pay gap

Divario salariale, Kompatscher: “Piano d'azione per la parità di genere”

Il processo partecipativo comincerà a fine ottobre. Il governatore: “Differenza legata ai ruoli e alla suddivisione dei compiti in famiglia”



BOLZANO. Comincerà a fine ottobre il processo partecipativo per la stesura del Piano d’azione per la parità per l’Alto Adige. Lo annuncia il governatore Arno Kompatscher alla luce dei dati pubblicati oggi (30 settembre) dall’Istituto provinciale di statistica: nel 2019 il differenziale retributivo tra uomini e donne, Gender Pay Gap, riferito ai lavoratori a tempo pieno, registra nel settore pubblico il 17,0% e in quello privato 17,9%.

Il presidente della Provincia, che è anche assessore provinciale alle pari opportunità, commentando i dati ha detto: “Chiudere la forbice salariale rappresenta un compito che dobbiamo portare a compimento tutti assieme come società”. “Non si tratta, infatti, solo di predisporre le norme quadro e i regolamenti, ma soprattutto di giungere alla giusta consapevolezza, al superamento degli stereotipi di ruolo ed al rispetto delle facoltà dei singoli, a prescindere che siano uomini o donne”.

“L’imminente stesura del Piano d’azione per la parità per l’Alto Adige costituisce un’opportunità per rafforzare la consapevolezza dei nessi al fine di predisporre misure concrete che favoriscano l’uguaglianza e le pari opportunità”, afferma Kompatscher. “La forbice salariale non può essere archiviata come mero esito di libere decisioni professionali o come semplice ritrosia delle donne e neppure necessariamente come segno di discriminazione”.

"Per molti versi, invece, il differenziale salariale dipende dai ruoli di genere e dalla suddivisione dei compiti all’interno della famiglia. Così spesso le donne svolgono lavori stagionali o hanno contratti a tempo determinato, e non sono molto presenti nei ruoli apicali, pur con le necessarie competenze. Ma una società che intenda restare all’altezza dei tempi deve avere la qualità decisiva che la porti ad incentivare le sue componenti, sia uomini che donne, a fare tesoro delle proprie capacità e competenze per seguire le proprie aspirazioni professionali”, ha aggiunto Kompatscher.

I campi d’azione prioritari del Piano d’azione per la parità sono: lavoro, occupazione, retribuzione e gap salariale ed economia, educazione, salute e assicurazione sociale, sicurezza e tutela dalla violenza, pianificazione urbana e della mobilità che tengano conto delle esigenze delle donne, politica per le donne, media, e lotta agli stereotipi di genere. 













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