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Effetto Sinner, boom di tesserati. «Ma i campi non bastano più»

Scuole tennis piene e aumento delle adesioni nei circoli: mille in più in un anno grazie ai successi di Jannik. In città però sono scomparsi 16 campi in 25 anni. Selle (Lega): «Costruire subito un centro sportivo a Bolzano sud»


Aliosha Bona


BOLZANO. «Papà, voglio diventare forte come Jannik».

Ecco l’effetto Sinner: oltre a portare gli audience a livelli mai visti e l’Italia a successi epocali, come l’ultima Coppa Davis, il campione pusterese ha colpito dritto nel cuore degli appassionati e riempito i circoli di tennis di giovani promesse.

«Il telefono squilla ogni giorno, non abbiamo mai avuto le ore così piene, un abbondante 20% in più rispetto agli altri anni», spiega Claudio Ferri del Bauzanum, «Le imprese di Sinner avranno un impatto a lungo termine, ma già ora la ricaduta è incredibile. Anche tra gli adulti: appassionati che hanno smesso oltre vent’anni fa, hanno ripreso la racchetta in mano».

Dai circa 5000 tesserati altoatesini del 2022, si è passati agli attuali 6000. E anche le scuole sono sature di allievi. «Noi abbiamo 150 ragazzi», sottolinea Stefan Laimer del Tc Bolzano, «Il nostro sport è in crescita costante da qualche anno, ma purtroppo combattiamo con un limite gigantesco: la mancanza di strutture. Sui nostri tre campi in via Martin Knoller non riusciamo a soddisfare tutte le richieste e talvolta ci siamo visti costretti a dire un doloroso “no” a chi ci chiedeva di giocare».

I campi da tennis a Bolzano sono venti, di cui solo metà dotati di una copertura e quindi utilizzabili in inverno. Scorrendo l’ingeneroso elenco dei campi scomparsi negli ultimi 25 anni, se ne contano 16, la maggior parte definitivamente persi, perché hanno lasciato posto a nuove costruzioni. Non esistono più quelli del Virgolo, sfrattati per l’ipotesi, poi sfumata, di riqualificazione. Tra via Cadorna e la zona sportiva del Talvera vi erano due campi in terra rossa: ora è in corso la costruzione di un condominio. Stessa fine, diventata realtà da qualche anno, per i due in via Vittorio Veneto (il “Trafojer”), sostituiti da una serie di appartamenti. Al Tc Bolzano ne venne tolto uno (dei quattro) nel 1999. «La situazione attuale rappresenta un grosso danno per la crescita del tennis», sottolinea il presidente della Federazione italiana tennis altoatesina Richard Weissensteiner, «Abbiamo due realtà diverse: quella delle valli, che gode di diverse strutture più all’avanguardia, e quella del capoluogo dove invece si è rimasti indietro. È un peccato perché il boom è notevole».

Le vittorie di Sinner da sole non bastano. Le strutture sono il primo passo per la costruzione di giocatori di livello. Perché la quantità non presuppone qualità, nonostante l’Alto Adige abbia sfornato negli ultimi 20 anni due tra i più forti giocatori italiani di sempre (Sinner, appunto, e Andreas Seppi, ex numero 18 del mondo).

La trattativa per il “Crdd”

Tra i campi scomparsi in città, vi sono da citare anche i quattro in viale Druso, alla “Casa del Soldato”, dove l’attività tennistica si è fermata nel 2019. E quelli in via Resia, al “Crdd”, abbandonati a se stessi da quasi dodici anni. Questi ultimi, nonostante versino in condizioni a dir poco degradanti, tra erbacce e rifiuti, godono di una minima speranza di salvezza. «Si tratta di un patrimonio della comunità rimasto fermo per un eccesso di burocrazia», racconta l’assessore Juri Andriollo, «Il Demanio militare, che è il proprietario, deve ancora decidere se rendere disponibili questi spazi. E questa attesa è a dir poco imbarazzante. Avevano fatto un bando, che però era insostenibile per chiunque, anche per l’amministrazione pubblica. Speriamo che le trattative si sblocchino presto perché vorrebbe dire mettere a disposizione quattro nuovi campi da tennis con club house».

Bolzano reclama spazi per il tennis. C’è chi li vorrebbe nella zona nevralgica della città, chi in zona industriale per agevolare gli arrivi dalla Bassa Atesina. L’idea di Roberto Selle, che in Municipio ha parlato da consigliere comunale della Lega ma anche da tecnico nazionale, è un grande centro sportivo a Bolzano Sud, vicino all’aeroporto. «A Bolzano servono dieci campi con una struttura simile a quella dell’Ata Battisti di Trento», spiega Selle, insegnante all’Atc Passeier, «Chiediamo al sindaco Caramaschi e al presidente Kompatscher di costruire un luogo che diventi anche centro d’aggregazione».













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