“Evidenti segni” sul corpo di Laura Perselli: non si esclude lo strangolamento
Si svolgerà nei prossimi giorni l'autopsia sul cadavere della donna di 68 anni che era scomparsa nel nulla lo scorso 4 gennaio assieme a Peter Neumair. Il loro figlio Benno è indagato di duplice omicidio e di occultamento dei cadaveri
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BOLZANO. Si svolgerà nei prossimi giorni l'autopsia sul cadavere di Laura Perselli (a destra nella foto con la figlia), la donna di 68 anni che era scomparsa nel nulla lo scorso 4 gennaio assieme al compagno Peter Neumair. Il loro figlio Benno è indagato di duplice omicidio e di occultamento dei cadaveri. Il corpo senza vita di Laura Perselli era stato rinvenuto nell'Adige, tra Egna e Laghetti, sabato mattina. La Procura non ha ancora comunicato la data dell'esame autoptico, anche perché la difesa ha chiesto che venga eseguito in incidente probatorio.
Gli avvocati difensori di Benno Neumauir, quindi, nomineranno un loro consulente per assistere all'autopsia, che sarà eseguita dal dottor Dario Raniero dell'Istituto di medicina legale di Verona.
Sul cadavere sarebbero presenti dei segni evidenti: non si può escludere che essi siano conseguenti a ferite mortali, forse anche da strangolamento, ma non si può escludere nemmeno l'ipotesi contraria, che siano stati cioè provocati accidentalmente dalla lunga permanenza del cadavere nel fiume.
Sarà comunque l'autopsia, che dovrebbe svolgersi tra domani e giovedì, a chiarire le cause del decesso, dando un contributo decisivo alla soluzione del giallo. Domani, alle 15 in tribunale a Bolzano, si svolgerà l'udienza al Tribunale del riesame.
Sempre domani riprenderanno anche le ricerche di Peter Neumair, le cui scarpe erano state rinvenute in riva all'Adige circa un mese fa, quindi pochi giorni dopo la scomparsa della coppia.