PASSAPORTO

Kompatscher, il doppio passaporto non sia un elemento di divisione

Per l'attuale Governatore non si tratta comunque di un tema dominante dell'attuale campagna elettorale



BOLZANO. «Se il doppio passaporto per i sudtirolesi va inteso in modo divisorio allora non rappresenta lo spirito europeo. Se invece viene inteso come elemento unificante allora sì».

Lo afferma in un'intervista all'agenzia austriaca Apa il governatore altoatesino Arno Kompatscher. Il presidente accusa «alcuni rappresentanti della seconda fila della Fpoe di essersi comportati come elefanti in una cristalleria».

Kompatscher attesta al cancelliere Sebastian Kurz e alla ministra degli esteri Karin Kneissl «di aver comunicato in modo intelligente" lo scopo dell'iniziativa, mentre «è fuori luogo e pericoloso qualsiasi collegamento con idee revansciste». Il governatore accusa rappresentanti Fpoe «di non aver compreso che questi argomenti possono semplicemente essere proclamati da Vienna". Il doppio passaporto «è una cosa bella», se viene affrontato «in pace e dialogo con l'Italia e non ad ogni costo».

Per Kompatscher la questione non è comunque tramontata dopo "le reazioni fredde" del ministro degli interni Matteo Salvini. «Il doppio passaporto è una richiesta legittima se viene visto come segno di legame», dice all'Apa Kompatscher ricordando che non esiste ancora nessun disegno di legge.

Il doppio passaporto - a suo avviso - non è un tema dominante della campagna elettorale in vista delle provinciali del 21 ottobre. 













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