autonomia

Kompatscher incontra Calderoli: un nuovo statuto per “ripristinare” le competenze

Al centro del vertice con il ministro le norme di attuazione e le impugnazioni da parte di Roma



BOLZANO. Le norme di attuazione pendenti e il ripristino degli standard dell'autonomia altoatesina, limitati con il pronunciamento della Consulta in riferimento alla riforma costituzionale del 2001 sono stati al centro di un incontro del ministro degli affari regionali Roberto Calderoli con il governatore Arno Kompatscher e gli assessori Giuliano Vettorato e Philipp Achammer.

Le norme che hanno già ricevuto i pareri positivi dei ministeri competenti saranno inoltrate al Consiglio dei ministri. Si tratta tra l'altro di quelle sul volontariato, come anche la norma "anti-furbetti", ovvero i candidati per un posto nel pubblico impiego dovranno fare almeno una parte del concorso nella lingua indicata nella dichiarazione di appartenenza linguistica.

Le norme di attuazione, come per esempio quella sugli orari di apertura dei negozi, che invece avevano ricevuto pareri negativi dei ministeri, torneranno nella commissione paritetica, appena il governo avrà indicato i suoi rappresentanti.

Kompatscher ha anche tematizzato le numerose impugnazioni di leggi provinciali da parte di Roma. "C'è la volontà di una nuova forma di dialogo", riferisce il presidente della Provincia. Infine, è stata affrontata la questione delle competenze 'perse' con il pronunciamento della Consulta. Il tema è stato, infatti, toccato anche dalla premier Giorgia Meloni nella sua dichiarazione programmatica. Si punta ora a una riforma dello statuto d'autonomia "per garantire una maggiore tutela" e il ripristino dei vecchi confini di competenza.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità