infrastrutture

La fresa meccanica "Virginia" è arrivata al Brennero

«Una galleria costruita per unire», il commento del ministro Matteo Salvini 



BOLZANO. «Come ha sottolineato il governatore Arno Kompatscher nel secolo scorso le gallerie si scavavano per combattere, ora si costruiscono per unire», così il ministro per le Infrastrutture e i trasporti Matteo Salvini a Mules in Alto Adige, dove ha seguito le fasi finali della fresa meccanica "Virginia" che è arrivata al Brennero dopo aver scavato 14 km nella galleria di linea del cantiere del Tunnel di base del Brennero nel lotto "Mules 2-3".

«Tutto questo si fa per l'ambiente, in considerazione della transizione green che è necessaria», ha aggiunto Salvini che ha anche fatto presente che «durante i lavori non ci sono stati incidenti sul lavoro». Il Direttore generale della mobilità e dei trasporti della Commissione europea Herald Ruijters, presente all'evento ha sottolineato che «la Commissione sosterrà il progetto anche in futuro».

Il lotto Mules 2-3 è stato avviato a settembre 2016, è il più grande della Galleria di Base del Brennero ed è stato affidato per 993 milioni di euro al raggruppamento costituito da Webuild Spa, Ghella Spa, Oberosler Cav Pietro Srl (fino a giugno 2018), Cogeis Spa e PAC Spa. "Mules 2-3" si estende dal lotto costruttivo del "Sottoattraversamento Isarco" a Sud fino al confine di Stato. Nel corso di sette anni sono stati scavati quasi 39 km di gallerie di linea e 14 km di cunicolo esplorativo, la fermata di emergenza di Trens con la relativa galleria di accesso e i cunicoli trasversali che collegheranno le canne principali ogni 333 metri.

Entro la fine del 2023 saranno dunque scavati circa 60 chilometri di gallerie nell'ambito di questo singolo lotto. Una volta terminato il lotto Mules 2-3, tutti i lavori di scavo in territorio italiano saranno completati. La fine dei lavori del tunnel di base del Brennero è prevista non prima del 2032. 













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