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La petizione di “Robin” alla Provincia per il libero accesso al Lago di Caldaro firmata da 5.670 persone

L'associazione, con una lettera aperta, chiede alla giunta provinciale di “non trasferire l'area, contrariamente a quanto annunciato, al Comune di Caldaro e di realizzare l'accesso al lago assieme a quello al prato in tempo per l'inizio della nuova stagione balneare"



BOLZANO. E' stata firmata da 5.670 persone la petizione dell'Associazione di consumatori "Robin" che chiede alla Provincia di Bolzano di assicurare ai cittadini il libero accesso al Lago di Caldaro attraverso la spiaggia militare passata nella proprietà della Provincia stessa.

L'associazione, con una lettera aperta, chiede alla giunta provinciale di “non trasferire l'area, contrariamente a quanto annunciato, al Comune di Caldaro e di realizzare l'accesso al lago assieme a quello al prato in tempo per l'inizio della nuova stagione balneare".

Secondo “Robin", infatti, "il trasferimento al Comune comporterebbe ulteriori ritardi e ostacoli". "La giunta dovrebbe dimostrare di avere a cuore le preoccupazioni della popolazione. In fin dei conti, è indiscutibile che l'interesse generale di creare finalmente un accesso libero al più importante lago balneabile dell'Alto Adige sia superiore a tutto il resto - si legge ancora nella lettera aperta - Le questioni relative alla conservazione della natura, all'igiene, alla sicurezza e al traffico possono essere risolte rapidamente, senza grandi progetti e in collaborazione con il Comune di Caldaro".

La petizione continua e "sarà chiusa solo quando i primi amanti del relax potranno tuffarsi in acqua e godersi il prato per prendere il sole in tutta comodità", conclude "Robin". 













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