caos giunta

La rinuncia di Waltraud Deeg: “A queste condizioni non ci sto”

Unica donna Svp nell’esecutivo, ha dovuto cedere le competenze di famiglia, welfare ed edilizia abitativa

IL CASO. La lettera al partito per dire no. Al suo posto probabile ingresso di Magdalena Amhof



BOLZANO. "È ed è stato per me un grande piacere e un onore poter contribuire con le mie competenze e capacità al governo provinciale dell'Alto Adige nelle ultime due legislature e lavorare con voi, per i cittadini e per la Provincia dell'Alto Adige in questa funzione, e continuerò ora ad applicare le mie competenze e l'esperienza acquisita con impegno e in conformità al mandato degli elettori nel Consiglio provinciale dell'Alto Adige", afferma Waltraud Deeg nella lettera indirizzata ai vertici del suo partito per spiegare la sua rinuncia al ruolo di assessore. A suo avviso la delega del personale deve restare in mano alla direzione generale della Provincia e non deve essere scorporato ed assegnato a lei in un assessorato autonomo.

Deeg riconosce anche che la delega del lavoro è di grande importanza in una realtà di grossi e veloci cambiamenti sul mercato del lavoro, contrassegnato dalla carenza di personale qualificato. Serve però - sottolinea - un collegamento stretto con il welfare, la famiglia, l'economia e la formazione. Deeg critica, infine, di aver dovuto cedere, come unica donna Svp nell'esecutivo, le competenze della famiglia, il welfare e l'edilizia abitativa. "A queste condizioni non sono disposto a fare parte della nuova giunta provinciale", scrive infine.













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