Commercio, tre aperture ma si può crescere ancora 

L’assemblea dell’Unione. Tra i nuovi negozi c’è Buratti ma anche esercizi di frutta e bici Il sindaco: «Per evitare gli effetti negativi dei megastore, gli esercenti bolzanini vengano a Laives»


Bruno Canali


Laives. Arrivano segnali incoraggianti dal comparto commerciale: negli ultimi mesi hanno aperto tre negozi (scarpe, biciclette e ortofrutta), fatto salutato con favore dai rappresentanti dell’Unione commercio durante la riunione degli iscritti locali, l’altra sera, a San Giacomo. È stato un incontro per fare un bilancio delle attività che si sono sviluppate durante il 2018 e per affrontare un programma per il 2019.

Il sindaco Bianchi ha sottolineato il supporto che la sua amministrazione comunale garantisce ai commercianti locali, sia dal punto di vista economico che da quello organizzativo. «Questo - ha detto - per mettere al centro dell’attenzione il commercio locale. Siamo ben consapevoli che centri commerciali come quelli presenti o in previsione a Bolzano, insieme agli acquisti online, esercitino una grande concorrenza per i nostri commercianti: il rischio è che un po’ alla volta muoia il commercio di vicinato. Sarebbe un grave problema sociale e urbanistico. Per questo il Comune ha partecipato, con somme importanti, ad alcune iniziative dei nostri commercianti, così come l’Associazione turistica locale collabora attivamente con loro. Ricordo a proposito la lotteria che ha messo in palio un’automobile, i venerdì lunghi, i gerani in omaggio ai clienti e il concorso degli scontrini nelle scuole. Sappiamo, del resto, che proprio i giovani sono maggiormente attratti dagli acquisti online».

Ringraziando quindi tutti gli operatori e l’Unione commercio, rappresentata a Laives da Elda Paolazzi, il sindaco lancia anche un appello: «La realtà commerciale di Laives ha ancora settori merceologici del tutto scoperti. Da studi di settore sappiamo che i centri commerciali, in particolare quello che costruirà Benko, avranno un impatto modesto sui negozi di Laives, mentre invece potranno diventare un problema serio per quelli di Bolzano. Perciò invito i commercianti di Bolzano, in particolare quelli che operano in zone “difficili”, a considerare un eventuale spostamento dell’attività a Laives. Laives è la quarta realtà demografica della nostra provincia, quindi rappresenta un bacino di utenza interessante. Ci sono gli spazi e ci sono anche attività commerciali i cui titolari si preparano ad andare in pensione. Credo che se un commerciante sa fare bene il suo lavoro, qui a Laives possa trovare soddisfazione. Prova ne sono coloro che qui lavorano da tanti anni. Invece di combattere con una concorrenza sempre più agguerrita a Bolzano, provate a venire qui».













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità