La storia

Sandra Hofer, la pastora laureata che tiene puliti gli argini: "Sono felice"

Assieme a Daniel Paratscha conduce il suo gregge di 150 pecore sul fiume Adige: «Mangiano l’erba e rinforzano le sponde in caso di piena. All’ufficio ho preferito la pastorizia» 



LAIVES. Il modo più ecologico e sostenibile per tagliare l’erba? Le pecore. Ne sono convinti anche i responsabili del Servizio dei Bacini montani della Provincia, che hanno approvato un progetto pilota in corso da qualche tempo, grazie alla passione e disponibilità di due giovani: Sandra Hofer e Daniel Paratscha, che si muovono assieme al loro gregge di 150 pecore, qualche capretta, un asinello e gli immancabili cani che fanno la guardia su tutti.

Partiti da Salorno, giorno dopo giorno hanno risalito gli argini del fiume Adige e l’altro giorno, mentre le pecore brucavano l’erba, sono arrivati fino all’altezza di Laives per poi riprendere la strada del ritorno verso Salorno. Così facendo, il gregge si comporta come un “tagliaerba vivente” e inoltre, con il peso degli animali, contribuisce anche a compattare il terreno rendendolo più resistente in caso di piene.

«Quando ci hanno chiamati per illustraci il progetto pilota - le parole di Daniel Paratscha - non pensavo che potesse funzionare così bene, vista la presenza di 150 pecore e i cani e la gente che transita sulla ciclabile lungo il fiume. Dove vediamo disponibilità di erba procediamo pian piano. Ci sono giornate che facciamo solo 300 metri d’argine, altre invece anche due, tre chilometri».

Durante la notte, il gregge viene raccolto entro un recinto volante, da dove viene lasciato uscire al mattino per continuare il viaggio pascolando lungo gli argini dell’Adige.

Sandra Hofer a sua volta ha alle spalle una storia particolare, come ha raccontato: «Sono laureata in economia e commercio – dice - e ho studiato tre anni alla Libera università di Bolzano e due a Innsbruck. Mi sono però resa conto che stare in ufficio non era quello che volevo. Da quando sono bambina gli animali sono la mia passione. Quindi sono tornata alle mie radici; faccio la pastora e sono felice».

Le pecore non solo tengono puliti i pendii dell’argine, ma con il loro peso consolidano anche il terreno. Questo è importante in caso di piena. Si tratta di una vecchia tradizione che è stata riscoperta negli ultimi anni. I riscontri di questo progetto pilota sono positivi e così, mentre le pecore trovano lungo l’argine ciò di cui hanno bisogno, si sviluppa una azione di controllo della crescita dell’erba e il consolidamento del terreno calpestato. B.C.

 













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