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Luce quanto mi costi: Bolzano è quarta per i rincari in bolletta

Il salto è stato del 33,9 per cento. Al primo posto c’è Verona con un più 37,5



BOLZANO. L'Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rincari per quanto riguarda luce, gas e per le spese di trasporto dei mezzi privati (benzina, gasolio, pneumatici…), elaborando i dati Istat dell'inflazione di ottobre.

L'inflazione è decollata per colpa dei beni energetici, senza i quali a ottobre scenderebbe dal 3% all'1,1%. In media in Italia la voce Energia elettrica, gas e altri combustibili, che include luce (mercato tutelato e libero), gas, gasolio per riscaldamento e combustibili solidi è salita del 26,9% da ottobre 2020 con una stangata annua a famiglia pari a 355 euro.

Ma se il rialzo è già astronomico, in alcune città è andata ancora peggio. A guidare la classifica della città peggiori è Verona con un aumento del 37,5% rispetto a ottobre 2020, il 39,4% in più della media italiana. Al quarto posto c’è Bolzano con +33,9%, Avellino in quinta posizione con +33,5%, Trento (+32,2%), Lodi (+31,8%), all'ottavo posto Pordenone con +31,1%, Varese (+30,7%), chiudono la top ten Vicenza e Udine (entrambe +30,5%). La città più virtuosa d'Italia è Cagliari, +18,5%, seguita da Sassari (+18,6%) e in terza posizione Catania (+19%). 

Per quanto riguarda le regioni, la luce, il gas e il gasolio per riscaldamento con i prezzi più in crescita nel confronto con l'anno precedente si trovano in Trentino Alto Adige (+32,2%), seguito da Veneto (+30,6%) e Friuli Venezia Giulia (+30%). Le regioni più risparmiose sono la Sardegna (+18,1%), Sicilia (+21%) e Lazio (+23,7%).

Anche i prezzi dei trasporti hanno preso il volo, +8,7%, con una stangata media a famiglia pari a 301 euro. Un'impennata che si deve soprattutto ai rialzi delle spese di esercizio dei mezzi di trasporto privati (+11,6%), che includono benzina, gasolio per auto, gpl, gas metano, pneumatici, pezzi di ricambio per auto, riparazione auto.

A vincere la classifica degli automobilisti più tartassati è Grosseto, dove le spese per i carburanti e la manutenzione dell'auto sono rincarati del 21,1%, +81,9% rispetto alla media italiana (+11,6%). Trento è il 28esimo posto con un più 12 per cento mentre Bolzano è nella parte bassa della classifica con una crescita del 10,5%. 

"Stupiscono queste disparità così ampie tra una città e l'altra, considerato che la corsa dei prezzi dei carburanti o di luce e gas dipendono dalle quotazioni internazionali e, la luce e il gas del mercato tutelato sono addirittura fissati dall'Authority. Eppure per la voce energia elettrica, gas e altri combustibili c'è una differenza tra la città più cara, Verona e la più economica, Cagliari, pari a 19 punti percentuali, un abisso, mentre per i carburanti e le altre spese di esercizio dei mezzi di trasporto privati, tra Grosseto e Forlì-Cesena c'è una distanza di 11,7 punti" afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.













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