IL CASO

Manifesti choc, la procura apre un fascicolo

Atto dovuto dopo gli esposti dell'ordine dei medici e M5s Alto Adige



BOLZANO. La procura di Bolzano ha aperto un fascicolo sul caso dei manifesti, affissi dal partito secessionista Südtiroler Freiheit in tutto l'Alto Adige, che ritraggono un cadavere e la scritta «Il medico non conosceva il tedesco», per rivendicare in questo modo l'obbligo di bilinguismo nella sanità pubblica in Alto Adige.

A presentare due esposti erano stati il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle, Diego Nicolini, e il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli. La procura ha aperto i due fascicoli come atto dovuto, ma per ora sono contro ignoti e non prevedono ipotesi di reato. Si tratta quindi di una fase preliminare degli accertamenti che saranno eseguiti dalla magistratura sulla vicenda. 













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