Alloggi sociali a Sinigo: possibili anche 2 espulsioni

Merano. L’accoltellamento avvenuto la scorsa domenica mattina al civico 8/10 di via Damiano Chiesa, a Sinigo, potrebbe portare conseguenze anche sul piano della permanenza nel condominio dei due...



Merano. L’accoltellamento avvenuto la scorsa domenica mattina al civico 8/10 di via Damiano Chiesa, a Sinigo, potrebbe portare conseguenze anche sul piano della permanenza nel condominio dei due nuclei familiari coinvolti, come già anticipato dal vicepresidente dell’Ipes Primo Schönsberg a ridosso dei fatti che hanno sconvolto l’opinione pubblica meranese e portato a una delicata operazione al San Maurizio il ventenne italiano nato in una famiglia di origine algerina rimasto gravemente ferito nel corso dell’episodio. Se ne parlerà oggi pomeriggio, nella riunione del consiglio d’amministrazione dell’Ipes.

«Resta il fatto – comunica intanto il vicepresidente Primo Schönsberg – che gli oltre 13 mila nuclei famigliari residenti negli alloggi dell’Istituto sono composti da persone tranquille e laboriose. Con una popolazione di oltre 33 mila persone, l’incidenza dei fatti delinquenziali rimane molto bassa. Questo grazie all’azione costante di monitoraggio, controllo e contrasto messa in campo dal personale dell’Istituto su tutto il territorio provinciale. Gli sfratti già eseguito o in fase di attuazione per gravi violazioni delle norme di convivenza colpiscono nativi e nuovi arrivati». Quest’ultima frase fa riferimento alle polemiche sorte per via delle origini di una delle due famiglie coinvolte: sui social, la settimana scorsa alcuni utenti avevano inveito contro le dichiarazioni del sindaco Paul Rösch e del vicesindaco Andrea Rossi relativamente alla necessità di misure di prevenzione e di inclusione degli abitanti nati fuori dai confini dell’Italia. Risale allo stesso giorno la dichiarazione di Schönsberg: “l’Ipes ha già avviato i provvedimenti del caso per valutare se sussistano le condizioni per la permanenza dei nuclei famigliari coinvolti dai fatti di cronaca, negli alloggi pubblici loro assegnati, e ricorda che negli alloggi dell’Istituto si accede per graduatorie pubbliche”.

In attesa che si conosca l’esito della riunione odierna, Schönsberg fa sapere che «attendiamo comunque la nuova legge sull’edilizia abitativa pubblica che il consiglio provinciale si appresta a varare per poter disporre di nuovi, più efficaci e rapidi strumenti di contrasto».













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