I dati

Droghe da stupro: il video realizzato da due studentesse con i carabinieri

In Alto Adige negli ultimi anni sono stati sequestrati 15 litri di queste sostanze



MERANO. Presentato alla Scuola professionale provinciale per il commercio, l'artigianato e l'industria "Zuegg" il video frutto del lavoro di due due studentesse - Leonie Nischler e Lena Frei - sul tema delle droghe da stupro realizzato in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri e altre realtà pubbliche e private. Il video è disponibile in italiano e in tedesco, si rivolge ad un ampio gruppo di destinatari e mette in evidenza la realtà allarmante e i potenziali pericoli delle "gocce di K.O." nella società di oggi.

Con il termine gocce K.O. (K.O. tropfen) si ricomprendono una moltitudine di sostanze tra cui la più diffusa è il Gbl (butirrolattone). Questa rientra tra le cosiddette droghe "ricreative", in associazione ad altre, proprio in contesti legati a feste di gruppo, discoteche e chem-sex. L'obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica, scoraggiare i potenziali trasgressori ed educare giovani ed adulti alle misure di prevenzione.

Per raggiungere questo obiettivo le studentesse hanno intervistato esperti di vari settori, tra cui i Carabinieri effettivi al Laboratorio di Analisi delle Sostanza Stupefacenti (Lass), massimi esperti di tutto ciò che riguarda l'analisi e la struttura delle varie sostanze (anche non stupefacenti) che quotidianamente vengono sequestrate o rinvenute in Provincia. In particolare, i militari del Lass, grazie alla loro profonda esperienza hanno fornito alle studentesse alcune importanti informazioni sia sulle sostanze in sé ma soprattutto sull'importanza di segnalare episodi sospetti e di come sia possibile difendersi e prevenire il fenomeno in modo da divertirsi in sicurezza.

Il target principale dell'iniziativa sono i giovani. Allo stesso tempo, il video è di particolare interesse anche per gli adulti, dal momento che queste sostanze sono spesso utilizzate nelle aggressioni ad adulti non solo a scopo sessuale. «Il video - spiegano i carabinieri - sarà pubblicato sul canale della scuola, su YouTube e su altri canali social ma anche proiettato nelle scuole in occasione di interventi di prevenzione».

Il progetto è stato portato avanti in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri di Bolzano, la Polizia Locale di Merano, il Forum Prevenzione, l'Azienda Sanitaria di Bolzano e altre realtà private con il coordinamento dei docenti e della dirigente scolastica.

Il lavoro e l'iniziativa delle studentesse è oltremodo importante, il fenomeno delle "droghe da stupro", sebbene presente sul nostro territorio, non è fortunatamente allarmante. Il fatto che ci siano pochi casi accertati però non deve farci abbassare la guardia ed è quindi molto importante informare giovani e meno giovani su questo pericolo e soprattutto su come difendersi efficacemente. Negli ultimi anni sono stati diversi i sequestri di droghe da stupro operati in Italia.

Con particolare riguardo alla provincia di Bolzano, le forze di polizia negli ultimi anni hanno sequestrato circa 15 litri di queste sostanze, pari a oltre 25.000 dosi singole, per un valore commerciale pari a circa 13.000 euro. Gli utilizzatori e gli spacciatori acquistano queste droghe su internet, spesso sul dark-web o deep-web. I laboratori che le producono sono quasi sempre ubicati all'estero (le rotte tracciate sono Olanda, Regno Unito, Croazia, Repubblica Popolare Cinese) e il rischio di contaminazione con altre sostanze - anche tossiche - è altissimo.

«È importante ricordare - concludono i carabinieri - che il solo possesso di queste sostanze configura il reato di spaccio con pene che possono arrivare a 20 anni e multe superiori ai 200mila euro. La somministrazione ad altre persone comporta anche tutta un'altra serie di gravi reati».













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