«omini-di» in piazza san vigilio 

Il teatro abbraccia l’ artigianato con il progetto di Fiocchi

MERANO. Si intitola "Omini-di", ed è il progetto di un'installazione teatrale e figurativa ancora in costruzione. Ne è autore Michele Fiocchi, attore e regista di origini lombarde ma diventato ormai...



MERANO. Si intitola "Omini-di", ed è il progetto di un'installazione teatrale e figurativa ancora in costruzione. Ne è autore Michele Fiocchi, attore e regista di origini lombarde ma diventato ormai meranese, con la collaborazione artistica di Monica Trettel. "Omini-di" mescola la passione da artigiano per le figure umane riprodotte in scala, con la vena narrativa e l'invenzione spiazzante dell'uomo di teatro. Quadri di umanità varia, frutto dell'osservazione e della fantasia di Fiocchi, accompagnati da sue riflessioni e racconti. Il progetto sarà presentato per la prima volta, in una sorta di prova aperta al contributo ed ai commenti degli intervenuti, domani dalle 17 nella sala Balzarini di piazza San Vigilio 46/a (ingresso libero). Scelta voluta quella di andare in uno spazio esterno ai luoghi ordinari dell'arte, per mescolare ancora di più il lavoro di Fiocchi con la normalità del vivere quotidiano.

Michele Fiocchi calca le scene artistiche dal 1981, e si è dedicato anche al teatrodanza. Ha fondato con Antonio Viganò il Teatro La Ribalta, con il quale ha ricevuto riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Nel 1996 partecipa come attore allo spettacolo “Migranti”, diretto da M. Baliani, che riceve il Premio Nazionale per la Traduzione a cura del Ministero dei Beni Culturali e l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Conduce inoltre varie attività di formazione rivolte soprattutto alle scuole. Ha creato e diretto diversi spettacoli tra cui "Coccodrilli", "Io, Odisseo", "Osteria Manzoni. Chiacchiere antiaccademiche sui Promessi sposi" e da ultimo "Invisibile. Storia di Iqbal Masih".

La sala Balzarini è stata rilevata di recente dalla fondazione Upad, che si è posta l'obiettivo di aprirla all'uso degli abitanti del quartiere ma anche di farne punto di attrazione per tutti i meranesi.













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