L’area ricreativa di Lana proibita ai meranesi 

Il rio Valsura. Il Comune ne consente l’utilizzo solamente alle associazioni locali Topi, insetti e sporcizia avevano decretato la chiusura della zona verde sul greto del torrente


Ezio Danieli


LANA. Riaprirà prima di Pasqua, dopo quasi un anno, la zona ricreativa sul greto del Valsura. L’area sarà riservata però solo alle associazioni di Lana e ai residenti, escludendo così i tanti meranesi – e non solo – che amavano frequentarla. L’ha deciso la giunta comunale di Lana, che per evitare gli eccessi dell’anno scorso assumerà una persona che dovrà controllare gli ingressi e come i fruitori della piccola oasi verde si comporteranno. La misura è volta a evitare il ripetersi di situazioni di degrado divenute ormai insostenibili per i cittadini di Lana.

Il degrado dell’oasi.

La conferma viene dal sindaco Harald Stauder, che lo scorso anno aveva deciso di chiudere la zona ricreativa in quanto la situazione aveva raggiunto un livello tale da non essere più tollerata. Era oggetto di occupazione abusiva da parte di ignoti e nella stessa zona esistevano condizioni di totale abbandono, con cumuli di rifiuti di ogni genere. La zona ricreativa lungo il torrente Valsura aveva una presenza, soprattutto nei finesettimana, di una media di 200 persone. Arrivavano da tutto l’Alto Adige, ma il comportamento di alcuni frequentatori aveva suscitato problemi per la situazione igienico-sanitaria, vista la proliferazione di topi, ratti, insetti e altri infestanti. Il sindaco aveva ricordato come il materiale fotografico in possesso della polizia locale in cui si evidenziava tale situazione “di grave degrado e di potenziale pericolo per l’igiene e la sanità pubblica” suggerisse urgentemente un intervento di bonifica dell’area. Stauder aveva anche sottolineato le lamentele da parte dei residenti in zona: «Questa situazione costituisce motivo di crescente degrado e disordine sociale nell’intera zona, determinando una grave minaccia alla sicurezza pubblica». Così il sindaco, che aveva deciso di inibire qualsiasi ingresso non autorizzato all’interno dell’area. Successivamente, la bonifica. Si era provveduto a sistemare i cartelli e gli sbarramenti.

La riapertura un anno dopo.

È passato un anno dalla chiusura, e ora si è deciso di riaprire la zona ricreativa, dove erano stati frequenti gli atti di vandalismo e anche gli episodi di intolleranza etnica con scontri verbali fra gruppi di albanesi e di serbi. Qualche anno fa, la giunta di Lana aveva deciso di regolamentare l’accesso all’area. La riapertura al pubblico della zona ricreativa era avvenuta nell’estate 2011 basandosi su un regolamento che ne prevedeva un utilizzo progettato e controllato. Per disporre delle postazioni grill erano stati introdotti la richiesta di prenotazione, con priorità riservata ai residenti, e il pagamento di una quota.

Ma la situazione era degenerata mandando a carte all’aria le intenzioni dell’amministrazione. La zona Valsura era diventata un serio problema di ordine pubblico, a tal punto che il Comune era stato costretto a intervenire. Le auto erano parcheggiate anche sulla pista ciclabile e costringevano i ciclisti a percorrere un tratto di via Max Valier. La giunta comunale, preso atto di questa situazione, era corsa subito ai ripari istituendo un parcheggio in zona industriale che dista cinque minuti a piedi, aveva affisso una serie di cartelli per disciplinare gli accessi e ricordare a tutti i frequentatori della zona una serie di norme per usare le strutture che nel tempo sono state installate nell’area. Erano stati effettuati una serie di controlli da parte delle forze dell’ordine. Eppure la situazione era sfuggita di mano. Da ricordare che nella zona ricreativa, ripulita da erbacce e rifiuti abbandonati, è stata sistemata anche la pubblica illuminazione e sono realizzate cinque postazioni per le grigliate.













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