Lavori in via Carducci: nel 2020 otto alloggi Ipes 

La ristrutturazione. Al via il recupero dello storico edificio che ha ospitato la Cassa ammalati Previsti per l’autunno 2020 un negozio e appartamenti per anziani e per persone con disabilità


Sara Martinello


Merano. Dopo almeno quindici anni di trascuratezza, qualcosa si muove per il recupero dell’edificio dell’Ipes di via Carducci, il cui stato di abbandono negli anni ha favorito il crearsi di una piccola sacca di sporcizia e di desolazione. Ora finalmente hanno preso il via i lavori per la realizzazione di otto alloggi per anziani e per persone con disabilità, insieme a cinque posti auto, cantine, locale immondizie e deposito biciclette. Ma anche un negozio da 72 metri quadrati. Se tutto va secondo i piani della ripartizione dei servizi tecnici dell’Ipes, l’opera vedrà la luce nel settembre del 2020.

Una ristrutturazione difficile.

«Da sempre l’Istituto si è posto l’obiettivo di ristrutturare l’immobile. Un’eredità difficile, gravata da tanti vincoli che nessun privato avrebbe affrontato. Quindi nessun ritardo, ma solo la ricerca della soluzione migliore, che alla fine i nostri tecnici hanno trovato», fa sapere Primo Schönsberger, vicepresidente dell’Ipes. A dare un quadro dettagliato della progettazione è l’ingegner Gianfranco Minotti, direttore della ripartizione dei servizi tecnici dell’Ipes: «Nel corso della progettazione, in seguito a una serie di verifiche della struttura esistente del fabbricato, si è reso necessario modificare tutta la statica del fabbricato. Inoltre, nel 2015 la comunità comprensoriale aveva chiesto di poter prendere in affitto tre appartamenti da trasformare in alloggi accreditati per persone con disabilità. L’edificio in questione è molto complesso, perché inizialmente costituiva un’unica unità col retrostante edificio, villa Schönblick, costruita insieme all’attigua casa Steiner nel 1905. I due edifici sono separati da un muro divisorio. La progettazione ha dovuto quindi garantire tutti i diritti di servitù dei proprietari».

Otto nuovi alloggi.

Oltre ai tre “alloggi comunità”, che ospiteranno complessivamente nove persone con disabilità certificata, nell’autunno del 2020 saranno disponibili tre appartamenti tra i 57 e i 70 metri quadrati con due stanze da letto l’uno, uno di 95 metri quadrati per tre persone e un altro da 54 metri quadrati con una stanza da letto. Tutti gli alloggi saranno dotati di balcone e saranno allacciati al teleriscaldamento. In totale, quindi, saranno dieci o undici gli anziani che potranno beneficiare della ristrutturazione di un edificio di pregio, situato in una posizione centralissima e quindi ideale per chiunque abbia difficoltà motorie. Tanto più che è nei progetti del Comune il rifacimento della strada, con ampi spazi per pedoni e ciclisti, alberi ad alto fusto e panchine, ma anche una fontana e una rastrelliera per biciclette, con un unico livello per il corpo stradale e una pavimentazione in porfido.













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