Passirio invaso dai rifiuti Previste regole più severe 

La situazione più degradante, ormai ciclica, presso la confluenza con l’Adige Ma anche in centro troppe immondizie. Rohrer: «Serve uno scatto culturale»


di Simone Facchini


MERANO. Non basta l’impegno delle associazioni sostenuto dal Comune, non bastano i tentativi di educare allo smaltimento corretto: il Passirio continua a essere bistrattato, ostaggio di rifiuti e, nella zona della confluenza con l’Adige, una discarica a cielo aperto. È qui, ai margini del campo nomadi e sotto il cavalcavia della MeBo, che si ripete con una ciclicità deprimente l’accumularsi di immondizie di vario genere e dimensioni. Seguono gli interventi di sgombero, ordinati dalla Municipalizzata su ordine del Comune (e a spese della collettività), ma tempo qualche mese e si torna daccapo. Un triste ritornello che rappresenta allo stesso tempo una cartolina della città decisamente opaca agli occhi di coloro che transitano sulla superstrada. Sul pendio che digrada verso il corso d’acqua non solo scarti dei consumi quotidiani, ma anche i “classici” copertoni ed elettrodomestici di grandi dimensioni.

Differente nella forma ma simile nella sostanza la situazione risalendo il torrente verso il centro. Sulle sponde è un susseguirsi di cartacce, lattine, involucri di ogni genere, anche nel tratto più “vip” del Passirio. E pure sulle stesse Passeggiate c’è una sacca di degrado che pare non sia estirpabile: non lontano dal parco Moser l’isola ecologica spesso ha di ti tutto tranne che di ecologico. «Si tratta soprattutto di una questione di rispetto» osserva l’assessore all’ambiente Madeleine Rohrer. «Serve uno scatto culturale e come amministrazione stiamo lavorando in questa direzione. Assieme a un’agenzia di comunicazione e con il contributo dei comitati di quartiere stiamo elaborando una campagna di sensibilizzazione». Quanto allo stato del Passirio, «da tantissimi anni varie associazioni, dai canoisti agli scout, si danno da fare per ripulire il greto. A loro si sono uniti anche gruppi di volontari. Nella zona della confluenza, dove per altro un’operatrice municipale sistematicamente cerca un confronto sul tema, le cose cambieranno con l’apertura del nuovo campo». Ossia il “villaggio” in fase di costruzione e adiacente a quello esistente. Sarà pronto nei prossimi mesi. In Comune stanno definendo gli ultimi dettagli sul regolamento d’uso: ci saranno anche le specifiche norme per lo smaltimento dei rifiuti. Che in vero già ci sono, e valgono per tutti.













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