Terme a mezzo servizio per le regole anti-Covid 

Gli effetti della stretta. Chiuse la sala bagnanti e le saune fino al 24 novembre «Danno economico rilevante. Ma rispondiamo alle regole per contenere il contagio»


Ezio Danieli


Merano. Il centro termale meranese è parzialmente chiuso in ottemperanza alle disposizioni del governo recepite dalla Provincia di Bolzano con l'ordinanza del presidente Kompatscher. Restano off limits ai visitatori la sala bagnanti e le saune fino al 24 novembre prossimo. Le aree che rimarranno aperte sono la MySpa, Fitness (Outdoor e Virtual), le inalazioni, shop e bistro.

“Pronti a riaprire”.

«Fino all'ultimo abbiamo sperato di poter tenere aperto tutto il centro termale ma poi abbiamo dovuto rispettare i dettami del proprietario (la Provincia, ndr) e quindi s'è deciso di procedere con la parziale chiusura», dice la direttrice Adelheid Stifter. Che aggiunge: «Se la situazione dovesse migliorare siamo pronti a riaprire. Da parte nostra c'è il massimo impegno in tal senso. Finora la chiusura parziale di vari reparti ci è costata parecchio». Sul fronte economico, quali possono essere le conseguenze? «Non è il momento per ora di quantificare il danno subìto. Che è comunque rilevante».

L’appello.

«Anche le Terme Merano - prosegue Stifter - devono dunque dare il loro contributo e chiudere la sala bagnanti e le saune a causa delle misure adottate dalla Provincia per contenere la pandemia di coronavirus. Chiediamo ai nostri ospiti e ai nostri partner di comprendere questo provvedimento dovuto dal regolamento emanato dal presidente della Provincia».

Cosa resta aperto.

Usufruire delle Terme Merano in forma ridotta è comunque possibile anche in questo periodo. Restano infatti aperte la zona MySpa e i suoi trattamenti con prodotti naturali come il siero di latte, l'uva, la stella alpina, il miele o il marmo di Lasa. Aperta anche l'area all'aperto del Fitness Center con relativo allenamento e programmi per gli abbonati che, a debita distanza e nel rispetto delle norme, svolgono attività all'aperto. Aperta anche l'area medica con le inalazioni per la prevenzione dei raffreddori e il sollievo dalle allergie. Restano aperti anche lo shop e il bistro con l'offerta gastronomica. Il tutto sotto il controllo del personale che è sottoposto costantemente ai tamponi da parte dell'ufficiale sanitario, «tamponi che per fortuna fino ad oggi non hanno fatto riscontrare alcuna positività», dice ancora la direttrice Stifter. Che spera in qualche segnale positivo dai dati dell'epidemia in atto. «Sarebbe un segnale importante per risollevare, almeno in parte, una stagione che peggiore di così nessuno poteva neppure immaginare. Siamo fiduciosi che si possa aprire questa speranza, a partire dal prossimo 24 novembre. Noi comunque siamo pronti a ripartire con l'entusiasmo di sempre».















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