Una nuova vita “verde” per palazzi storici disabitati 

I provvedimenti. La giunta dà il via libera alla riqualificazione di un palazzo dei portici superiori e del Thierburg, in via Roma, risalente al 1400. Al centro biodiversità e risparmio energetico



Merano. I due provvedimenti urbanistici relativi al Thierburg di via Roma, all’incrocio con via Mirabella, e a una palazzina della parte superiore dei portici, provvedimenti di recente approvati dalla giunta comunale, permetteranno ai due stabili attualmente in disuso di tornare a vivere. Ma in forma ecosostenibile, come da tempo richiede il pianeta: di qui la decisione di installare sul tetto del Thierburg un tetto che rispetti la biodiversità.

Il Thierburg risale in parte al 1400 ed è posto sotto tutela. La scorsa primavera, nel corso della procedura per la modifica del Piano urbanistico, è stato rilasciato un Piano di attuazione per l’area che comprende l’ex Thierburg e un edificio attiguo. Con questo presupposto il proprietario dell’immobile potrà risanare l’edificio e allestirci di nuovo un ristorante, come era peraltro in origine e per lungo tempo fino al giorno della sua chiusura. La modifica del Piano urbanistico si basa su un progetto preliminare esaminato dalla Commissione edilizia comunale e dalla Sovrintendenza provinciale alle Belle arti, che ha espresso parere favorevole in merito. Grazie al bonus per il risanamento energetico, il progetto prevede che nella zona retrostante sia costruito un edificio accessorio.

«Un’attenzione particolare sarà riservata alle superfici verdi – spiega l’assessora all’urbanistica e all’ambiente Madeleine Rohrer – e in special modo al platano che sorge all’ingresso del Thierburg e classificato come monumento naturale. Sopra il garage interrato che sarà realizzato sarà stesa, su una superficie di almeno 100 metri quadri, una coltre di terra alta un metro (quindi ben oltre i 60 centimetri previsti dal regolamento edilizio comunale). Sono inoltre contemplate misure per favorire la biodioversità, ad esempio l’allestimento di un tetto verde con la presenza di una vegetazione varia».

Un intervento di risanamento energetico è previsto anche per un edificio situato sotto i porti superiori, per l’esattezza nel passaggio che in futuro servirà da collegamento pedonale fra il garage in caverna e via Portici. Il solaio della casa sarà risistemato e – sempre grazie al bonus cubatura garantito in caso di risanamento energetico – ampliato. L’edificio in questione consta di un piano terra, di un primo piano e, appunto di un solaio, nel quale verrà ricavata un’abitazione. Il tetto sarà coperto di nuovo con lamiere scure. Così Rohrer: «Il risanamento e il riutilizzo a scopo abitativi di edifici vuoti è di gran lunga preferibile all’edificazione di nuove aree verdi e anche più conveniente sotto il profilo dei consumi energetici. Questo genere di interventi rappresenta un valido contributo nella lotta contro i mutamenti climatici».

«Queste iniziative sono rese possibili solo dalla stretta collaborazione fra privati ed ente pubblico», aggiunge Nicola De Bertoldi dell’Ufficio urbanistica».













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