Via Matteotti, un piano di recupero per il residenziale 

Il Comune ha assegnato l’incarico all’architetto Marchi «Voglio chiedere subito il coinvolgimento dei residenti»


di Giuseppe Rossi


MERANO. La via Matteotti deve ritornare a svolgere il suo ruolo di polo commerciale e terziario per Maia Bassa e in fondo per l’intera città di Merano, ma deve tornare ad essere anche attrattiva per gli investimenti residenziali. Questo lo scopo principale che il nuovo piano di recupero, assegnato l’altro giorno dal Comune di Merano all’architetto Giorgio Marchi, dovrà avere. Dirlo in questi giorni, quando il cuore commerciale di Maia Bassa è imbrigliato dai lavori di rifacimento della sede stradale, con i clienti dei negozi che a fatica riescono a raggiungere i rivenditori di fiducia, è arduo. Ma questi, almeno oggi, sono gli intendimenti contenuti nelle schede preparatorie allegate alla partecipazione al bando di gara vinto dal professionista meranese, che non è nuovo all’elaborazione di piani di recupero. Marchi ha firmato il piano di recupero di via Adige e via Trogmann, quello di piazza Vittorio Veneto a Sinigo e anche di uno dei settori più delicati del centro storico.

“È mia intenzione – spiega l’architetto – appena formalizzato l’incarico, chiedere di procedere con il coinvolgimento dei residenti. Il processo partecipativo dovrà dettare le linee guida del piano di recupero che poi elaborerò”.

La procedura seguita per Sinigo, in sostanza, viene modificata: inutile predisporre un primo piano e poi coinvolgere la popolazione che, in quanto residente, sa quali sono le esigenze della zona interessata dall’intervento urbanistico. Giorgio Marchi, elaborando il piano di recupero di via Matteotti, inevitabilmente metterà mano anche alla situazione in via Armonia e in via Magazzini, le due strade che corrono in parallelo ai due lati di via Matteotti, strade che sono caratterizzate da diverse situazioni particolari. Sono pensabili anche trasferimenti o aumenti di cubature oggi sotto utilizzate.

Ma il piano di recupero dovrà dire la sua (Sinigo insegna) anche sulla gestione della viabilità e sui parcheggi, aspetto quest’ultimo fondamentale sia per le attività commerciali e ancor più per i residenti. Non è escluso che il piano possa, nella sua stesura definitiva, anche contemplare un’ipotesi di parcheggio aggiuntivo, magari sotto la sede stradale (ipotesi scartata dalla giunta Rösch a inizio consiliatura) o sotto il parcheggio attuale del tennis. “I cittadini residenti in via Matteotti – conclude Marchi – devono comprendere che il piano di recupero partecipato in fin dei conti è un modo per loro di mettere dentro gli atti ufficiali del Comune le loro idee su come vorrebbero il loro quartiere nel futuro. Più sarano la partecipazione e le idee che emergeranno e più sarà probabile che una parte di queste proposte vengano fatte proprie dal Comune attraverso il piano di recupero”.

Dopo la formalizzazione dell’incarico, l’architetto Marchi avrà tempo due anni per portare a termine il piano e metterlo a disposizione della giunta e del consiglio comunale per l’approvazione. Ma molto dipenderà dai tempi della politica: non è escluso che si possa arrivare al recepimento del piano anche entro la fine del 2019. Un bel piano di recupero potrebbe trasformarsi in un utile biglietto da visita per la maggioranza che governa Merano in vista delle elezioni comunali del 2020.













Altre notizie

Attualità