LA NOTA

Ottant'anni fa l'adozione delle leggi razziali

Nota dell'Anpi per ricordare «un triste anniversario, un anniversario scomodo»



BOLZANO. «Oggi, 18 settembre, è un triste anniversario, un anniversario scomodo. 80 anni fa, il 18 settembre 1938 a Trieste dal palco di Piazza Unità d'Italia il duce in persona annunciava al mondo l'adozione delle leggi razziali. Un atto vergognoso, controfirmato dal Re, con il quale, purtroppo, la coscienza del Paese, nonostante la Resistenza e la Costituzione, non ha fatto i conti fino in fondo», ricorda l'Anpi.

«Oggi, sia pure in forme diverse dal passato, rischiano di riproporsi con forza i pericoli mortali del razzismo e della discriminazione. Anche nel 1938, si cominciò con la soppressione progressiva di tutti i diritti civili e sociali per poi arrivare alla negazione della dignità stessa delle persone e all'orrore dello sterminio. È, dunque, necessario rinnovare, oggi, senza se e senza ma, a partire dalle istituzioni locali, l'impegno attuale che deve derivare dalla memoria scritto a chiare lettere, nell'articolo 3 della Costituzione e troppo spesso rimasto solo sulla carta: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali», conclude la nota.













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