Turismo

Braies chiude la sua estate soft: niente auto e seimila ospiti al giorno 

Dal 10 luglio al 10 settembre sono state previste restrizioni per l’accesso in auto alla valle. Positivi i bilanci della Provincia e del Comune: «L’affluenza di visitatori è stata comunque notevole, ma disciplinata»


Ezio Danieli


BRAIES. Si è conclusa il 10 settembre l’iniziativa per regolare il traffico motorizzato di accesso e rendere possibile un’esperienza soft nella valle di Braies e nella zona delle Tre Cime di Lavaredo, all’interno del territorio del patrimonio Dolomiti Unesco. Esperienza soft basata appunto sulla riduzione degli ingressi turistici in auto e comunque con veicoli a motore e sulla conseguente limitazione di code e problemi di accesso ai parcheggi e orientata invece a promuovere l’uso di mezzi pubblici, meno impattanti a livello di inquinamento e di emissioni. I dati parlano di un’affluenza media giornaliera di oltre 6 mila visitatori.

Dal 10 luglio è stato applicato un ulteriore modulo rispetto al progetto “Piano Braies” avviato negli anni scorsi, modulo che è la prosecuzione del piano e che coinvolge tutta l’Alta Pusteria. Tra le misure adottate, oltre all’adeguamento della rete viaria, al potenziamento dei mezzi di mobilità sostenibile (treno, autobus, bicicletta e mobilità pedonabile), alla regolamentazione con mezzi innovativi dei parcheggi e degli accessi alle auto, si è puntato ancor di più su nuovi servizi digitali.

Su un unico portale web il visitatore ha avuto a disposizione tutte le informazioni e le indicazioni delle possibilità di raggiungere il lago di Braies, le Tre Cime e prato Piazza. È stato attivato anche un nuovo sistema unitario di prenotazione online per i servizi di bus shuttle e per quasi tutti i parcheggi.

Il commento dell’assessore Daniel Alfreider sottolinea la soddisfazione per i risultati raggiunti con l’applicazione estiva del piano e rimarca l’intenzione di ripetere l’iniziativa. “Abbiamo dimostrato di credere nell’idea di fondo del progetto - ha detto Alfreider - La gente si è convinta e ha apprezzato lo sforzo. Devo ringraziare della collaborazione il Comune di Braies e l’azienda turistica che ci hanno sostenuto. Non sono mancate le critiche, anche con alcuni ricorsi presentati contro il provvedimento. Ma fa parte del gioco. Una cosa è certa: appena avremmo a disposizione i dati, inizieremo a lavorare per la prossima estate visto e considerato che a Braies si può continuare a lavorare, bene, per salvare dal turismo eccessivo questa splendida valle ed il suo lago”.

Contento anche il sindaco di Braies Friedrich Mittermair: “Due mesi hanno dimostrato che l’iniziativa è valida. L’affluenza di visitatori è stata comunque notevole, abbiamo avuto in media oltre 6 mila persone al giorno, ma disciplinata. Sono convinto che si debba continuare di questo passo, magari con delle correzioni che si possono sempre fare per migliorare ulteriormente l’accesso al lago”.

Gradita è stata la novità anche nei servizi di trasporto: è entrato in funzione un nuovo servizio di pullman tra Monguelfo e Prato Piazza che è stato prolungato fino a Villabassa/Dobbiaco.

L’assessore Alfreider ricorda come “l’obiettivo che abbiamo perseguito era sviluppare un sistema unico per gestire l’accesso ai cosiddetti hotspot da poter estendere in futuro anche ad altre aree di forte attrattività turistica sul territorio altoatesino. Questo sistema di gestione degli hotspot è stato implementato con l’aiuto dei servizi sviluppati per la gestione di eventi e offerte”.

Fino al 10 settembre la valle di Braies era raggiungibile solo con mezzi pubblici, a piedi, in bici o su presentazione di una prenotazione di parcheggio o di un permesso di transito. Ha avuto successo anche il bus navetta da Dobbiaco al rifugio Auronzo in alternativa alla strada a pedaggio.













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