Il virus blocca anche i piani all’hotel Post

Campo tures. A Campo Tures l’hotel Post, un edificio di stile architettonico pregevole, cade a pezzi ed è necessario, in qualche modo, intervenire per bloccarne lo stato di degrado. L’edificio è...



Campo tures. A Campo Tures l’hotel Post, un edificio di stile architettonico pregevole, cade a pezzi ed è necessario, in qualche modo, intervenire per bloccarne lo stato di degrado. L’edificio è chiuso da una trentina di anni. È di proprietà del Comune che sta pensando da tempo a due possibili soluzioni: la demolizione totale o la demolizione con la possibilità di rimetterlo in piedi, magari con un diverso uso. Il vice sindaco Stefano Mariucci ricorda che “abbiamo uno studio di fattibilità già pronto. Ma in questo periodo di pandemia non se parla neppure. Poi arriveranno le elezioni comunali e sarà la prossima giunta a prendere una decisione. Si tenga conto anche della situazione finanziaria: abbiamo già fatto le prime verifiche ma la possibilità di avere contributi è minima. Staremo a vedere”.

Il sindaco di Campo Tures Siegfried Steinmair dice che “una soluzione va trovata. Ci stiamo pensando da tempo ma non è facile trovarla. La prospettiva dell’abbattimento è la più semplice, quella della ricostruzione un po’ meno visto che richiede un investimento di almeno due milioni e mezzo di euro”.

Oltre allo stabile principale, il complesso del Post ha una dependance e un altro stabile dove prestava le sue cure il dottor Mutschlecher: “Anche questi due edifici sono in stato precario. Anche lì bisogna prendere una decisione non facile. Ma siamo intenzionati a fare qualcosa”.

Contro la demolizione dell’ex albergo si sono schierati i protezionisti della Pusteria: “L’hotel Post non va in alcun modo demolito. È un pezzo di storia importante per Campo Tures e per tutta la valle Aurina. La demolizione delle tre strutture dell’albergo significherebbe cancellare una struttura ricettiva che è stata importante per lo sviluppo turistico di Campo Tures e di tutta la valle Aurina”. È d’accordo anche il sindaco Steinmair che deve però fare i conti con l’opera di (eventuale) ricostruzione: “Sarebbe un intervento decisamente oneroso, non certo sopportabile con le disponibilità finanziarie del Comune cui spetta comunque la decisione di migliorare lo stato in cui si trova attualmente l’albergo”. E.D.













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